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Philip Morris, futuro smoke-free: un patto tra tech, scienza e società

Philip Morris mette al centro innovazione e tecnologia per offrire un futuro senza fumo

Informazione, consapevolezza e alternative sono gli elementi su cui Philip Morris International (PMI) basa la propria crescita e il proprio processo evolutivo, decidendo di affrontare un percorso di profonda trasformazione supportato da innovazione, tecnologia e scienza: le tre direttrici si incontrano e si evolvono a partire dal rapporto tra società e innovazione che pone un importante interrogativo su come le due siano realmente capaci di procedere alla stessa velocità. Non sempre, infatti, il momento in cui un’innovazione viene presentata alla società coincide con la sua adozione, che si permea invece di un profondo scetticismo. Se si pensa poi all’industria del tabacco, sorge spontanea la domanda su dove si possa insediare un percorso di cambiamento, capace di venire incontro ai bisogni dei consumatori e di rispondere alle sfide che negli anni l’industria del tabacco ha dovuto affrontare.

PMI ha deciso di mettersi in gioco per portare avanti la sua transizione per offrire un’alternativa al tabacco, costruendo un futuro senza fumo, supportato dalle crescenti evidenze scientifiche. Nel momento in cui la scienza abbraccia l’industria del tabacco “inizia un nuovo percorso di consapevolezza, si costituisce il reale punto di inizio”, afferma Jacek Olczak, CEO di Philip Morris International. PMI crede infatti che il connubio tra innovazione e tecnologia possa aiutare significativamente a ridurre la nocività causata dal fumo ed avere così un ruolo nell’affrontare un problema di salute pubblica globale. Negli anni, infatti, la compagnia ha ottenuto importanti risultati nel campo della ricerca e sviluppo, proponendo alternative senza fumo per gli adulti che altrimenti continuerebbero a fumare, investendo, già a partire dal 2008, più di 9 miliardi per perseguire questo obiettivo.

L'innovazione ha il potere di portare alla luce e accelerare alcune delle maggiori sfide presenti nella società, permettendo non solo di migliorare ma di cambiare e raggiungere obiettivi prima lontani. Nel 2016 abbiamo iniziato un percorso di transizione senza precedenti: abbiamo deciso di investire in un futuro senza fumo. Grazie all'evidenza scientifica e alle ricerche i nostri prodotti senza combustione si sono ritagliati una fetta di mercato sempre più ampia e questo ci ha spinto ad andare avanti affinché i diversi Paesi ne riconoscessero la validità come alternativa alle sigarette tradizionali", ha raccontato Tommaso Di Giovanni, VP Global Communications, PMI.

La sfida intrapresa, inoltre, si snoda accanto alla consapevolezza che spesso il "consumatore-tipo" di tabacco non si limita al solo utilizzo dello stesso. Infatti, intervengono svariate dinamiche che coinvolgono dimensioni come la socialità, quasi ritualità: presupposti che non possono essere ignorati. Perciò, nel momento in cui si vuole accompagnare il fumatore in un percorso di scelta più consapevole, emerge la posizione che PMI assume nei confronti dello stesso e il patto che viene a stringersi con la salute pubblica: “Se fumi, smetti. Se non fumi, non iniziare. Se non smetti, cambia”. Con questo assunto, viene sintetizzato il processo di cambiamento intrapreso dalla compagnia. Ad oggi, secondo i dai raccolti, già un terzo dei consumatori ha scelto un’alternativa al tabacco, un dato incoraggiante: “Penso che in dieci anni, abbiamo iniziato da sette, questo percorso arriverà al suo apice e possiamo sperare che le sigarette le vedremo al museo”, conclude Olczack.

Le parole ad affaritaliani.it di Tommaso di Giovanni, VP Global Communications di Philip Morris International

Nella suggestiva cornice di Neuchâtel, nella Svizzera francofona, dove sorge l’R&D Center (conosciuto come The Cube), Philip Morris International ha presentato i punti salienti del proprio percorso e approfondito l’essenziale ruolo che la scienza ricopre nella costruzione del futuro prospettato. Affaritaliani.it ha raccolto le parole di Tommaso Di Giovanni, VP Global Communications, PMI: “La nostra azienda sta andando incontro a un cambiamento epocale e radicale perché stiamo rimpiazzando tutte le sigarette con dei prodotti senza fumo. L’importante è pensare alla salute di tutti i fumatori che non smettono e continuare a investire in ricerca e sviluppo per migliorare i nostri prodotti senza combustione”.

Innovazione significa fondamentalmente due cose”, spiega Di Giovanni: “la prima è che ci siano tecnologie che ci permettano di sviluppare prodotti che riducano l’esposizione a sostanze tossiche da parte dei fumatori, la seconda è fare in modo che questi prodotti siano adottati dai consumatori. L’innovazione e i consumatori sono al centro della nostra visione di un futuro senza fumo”.

Durante l’evento si è discusso della recezione da parte del mercato dei nuovi prodotti, e di come, specchio della storia, questi tendano a venire recepiti inizialmente con scetticismo, ma non solo: “L’informazione gioca un ruolo fondamentale. Tutti i grandi cambiamenti necessitano di tempo per essere accettati dalla società. Ci vuole soprattutto dialogo per fare in modo che il tempo tra innovazione e la loro adozione si riduca”.

Vogliamo”, ci racconta ancora Tommaso Di Giovanni, VP Global Communications di Philip Morris International, a proposito degli obiettivi della compagnia, “sostituire le sigarette con prodotti innovativi senza combustione per tutti i fumatori che non smettono, non è possibile dire quando ciò succederà, non dipende solo da noi. Il nostro obiettivo è che al 2025 40 milioni di consumatori abbiamo adottato i prodotti senza combustione , che questi vengano dunque venduti in più di 100 paesi e il 50% dei nostri ricavi netti provengano da questi prodotti”.

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