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Philip Morris premia l'innovazione al femminile: tre studentesse trionfano all’Hackathon "Women Shape the Future”

di Redazione Corporate

Il team vincitore ha ideato una piattaforma IoT per l’irrigazione intelligente, con l'obiettivo di ottimizzare l'uso delle risorse idriche in agricoltura

Philip Morris e l’Hackathon “Women Shape the Future”: a trionfare è la piattaforma GOCC-I.A, presentata da tre studentesse dell’Università di Bari 

Tre studentesse del Dipartimento di Informatica dell’Università di Bari hanno vinto la seconda edizione dell’Hackathon “Women Shape the Future”, un’iniziativa promossa da Philip Morris in collaborazione con Codemotion e MedITech, nell’ambito delle attività del Philip Morris Institue for Manufacturing Competences, il centro per lo sviluppo delle competenze legate all’Industria 4.0. La premiazione si è svolta alla Città della Scienza di Napoli, durante l’evento di presentazione del XIV Rapporto Civita, intitolato “Lungo le vie della conoscenza. Sfide e strumenti per comprendere cultura e scienza”. 

L’iniziativa ha coinvolto giovani studentesse dell’area STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) provenienti da università del Sud Italia. L’obiettivo era incentivare lo sviluppo di progetti innovativi nei settori dell’energia sostenibile, della tutela delle risorse idriche e dei sistemi logistici all’avanguardia, integrando tecnologia e scienza in soluzioni pratiche e sostenibili. 

A emergere tra i partecipanti è stato il team formato da Daniela Grassi, Nunzia Lomonte e Sara Tibidò con il progetto GOCC-I.A, ideato per ottimizzare l’uso delle risorse energetiche nelle fabbriche del futuro, riducendo al contempo le emissioni di CO₂. 

Nel contesto della challenge sulla gestione delle risorse idriche, le tre vincitrici hanno proposto una piattaforma IoT integrata, volta a migliorare l’efficienza dell’irrigazione agricola grazie all’uso di sensori avanzati e intelligenza artificiale. Il sistema raccoglie e analizza i dati in tempo reale, permettendo una gestione più responsabile dell’acqua e assicurando che l’irrigazione sia sempre ottimizzata, in base alle previsioni e alle necessità specifiche delle colture.

Un segnale di inclusività: favorire le carriere STEM al femminile

La seconda edizione dell’Hackathon ha puntato a colmare il gap di genere nel settore scientifico-tecnologico. Come ha sottolineato Valeria Fascione, Assessore alla Ricerca, Innovazione e Startup della Regione Campania, “La partecipazione attiva delle donne nel settore scientifico e tecnologico non è solo una questione di equità, ma una risorsa fondamentale per l’innovazione e per una crescita economica e culturale realmente inclusiva”. Fascione ha ricordato inoltre che il divario di genere in Europa, nelle carriere STEM, è rimasto invariato dal 2013, e ha lodato l’Hackathon come esempio di contaminazione virtuosa tra cultura umanistica e innovazione tecnologica. 

Anche Giorgio Ventre, professore dell’Università di Napoli Federico II, ha evidenziato il valore della formazione pratica e teorica offerta da progetti come questo, che preparano i giovani del Sud Italia a competere nel mercato senza dover abbandonare il proprio territorio. “L’integrazione tra università e aziende è fondamentale per dare ai giovani le competenze ibride e l’esperienza di cui hanno bisogno per eccellere nel nostro Paese e, al tempo stesso, per sostenere lo sviluppo del Mezzogiorno”.

Michele Samoggia, Direttore Relazioni Esterne di Philip Morris Italia, ha sottolineato il duplice obiettivo dell’Hackathon: promuovere una cultura dell’innovazione e incentivare idee per la sostenibilità ambientale. “Le studentesse vincitrici hanno dimostrato un’eccezionale creatività e dedizione nel risolvere le sfide proposte. Premiarle è un riconoscimento al loro impegno e un investimento sul futuro del nostro Paese”. Samoggia ha auspicato che sempre più giovani, ragazze e ragazzi, scelgano le discipline STEM per contribuire a plasmare un futuro tecnologico e sostenibile.

L’Hackathon “Women Shape the Future” rappresenta dunque non solo un trionfo per le giovani vincitrici, ma anche un segnale di speranza per il Mezzogiorno, incoraggiando il talento locale e la formazione di competenze avanzate che guardano al futuro con una prospettiva inclusiva e sostenibile.