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PiratinViaggio, trend 2023 tra effetto last minute e ispirazione social

di Alice Cubeddu

Grande successo per il progetto pilota lanciato sul mercato italiano che mira ad ampliare l’offerta e trasformare la piattaforma in un tour operator virtuale

Stiamo facendo dei video”, ci racconta ancora Zatti sulle iniziative ad hoc rivolte alla community, “i ‘Pirates on tour’, dove cogliamo determinati aspetti che interessando e coinvolgono i nostri utenti. In questo momento abbiamo appena finito di girare dei ‘Pirates on tour LGBTQ+’ rivolti nello specifico a questa comunità. I nostri ‘pirati’ hanno raccolto varie esperienze di viaggio in diversi Paesi con l’obiettivo di informare meglio”.

Le parole di Stefano Bergamaschi, Head of Market Italy di PiratinViaggio ad affaritaliani.it

Insieme a Stefano Bergamaschi, Head of Market Italy di PiratinViaggio abbiamo percorso i principali trend emersi dall’Osservatorio sull’estate 2023 degli italiani: “Individuiamo due principali trend, legati alla fine pandemia che per due anni ha inciso in modo significativo. Uno è il periodo di prenotazione, aspetto che è cambiato parecchio e osservabile nei dati, dove riscontriamo l’effetto last minute, ancora molto importante, ma in calo rispetto alle prenotazioni fatte con largo anticipo, dai 3-6 mesi prima”.

Troviamo in secondo luogo l’aspetto legato al budget”, spiega Bergamaschi, “da sempre fondamentale con noi di PiratinViaggio, costituendo quasi un tratto distintivo del nostro marchio. Sicuramente in conseguenza agli ultimi anni l’aspetto del budget ha un ruolo ancora più importante. Tuttavia abbiamo riscontrato una risposta positiva da gennaio a oggi, denotando come il settore viaggi, nel mondo leisure, sia fra i settori a cui l’utente non rinuncia a prescindere dal budget un po’ più limitato”.

Importante è anche il legame che emerge nella scelta di viaggi sostenibili che assumono un’importanza maggiore rispetto al passato, almeno per il 43% delle persone. La metà delle persone intervistate ha però dichiarato che il proprio interesse verso l’argomento non è cambiato e quasi il 7% ha affermato addirittura di non poterne più della tematica. Questa divisione, con piccole variazioni, si conferma in tutti i target generazionali tranne per la Gen Z che si dimostra più attenta alla propria impronta ecologica: più della metà (52%) infatti ha dichiarato di prestare maggiore attenzione alla sostenibilità dei propri viaggi.

Un dato sicuramente interessante, dove l’aspetto della pandemia ha contribuito ad accrescere un po’, dato anche che negli scorsi anni le limitazioni nel viaggiare hanno contribuito all’avvicinamento all’aspetto sostenibile, al tipo di sistemazione, più a contatto con la natura, più distante dalla gente sicuramente ha stimolato questo aspetto. Sorprende che quasi il 50% degli intervistati abbiano confermato che sia un aspetto vincolante in maniera positiva”, conclude Bergamaschi.