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Rino Petino, così la Puglia abbraccia la logistica del futuro

di Annamaria Duello

Francesco Petino: “La tecnologia però non può portare ai risultati sperati senza il supporto e le skills di risorse umane altamente formate”

Prossimità 4.0 e logistica del futuro. Rino Petino si racconta: dalla brand identity alla customer experience

Brand identity, omnicanalità e logistica intelligente. Queste le leve della strategia imprenditoriale di Rino Petino, agenzia di rappresentanza e azienda di riferimento per il mercato del retail e degli articoli sportivi, raccontata durante l’incontro “La prossimità 4.0 – La logistica del futuro” lo scorso 6 aprile a Monopoli.

Come anticipato da Francesco Petino, master coordinator del brand pugliese, l’evento è stato “il kick off del nuovo piano industriale”, nonché un’occasione per far toccare con mano la customer experience e presentare alla stampa il dietro le quinte di una complessa attività di logistica e stoccaggio.

Punta di diamante dell’headquarter situato nell’area industriale di Monopoli, infatti, sono i magazzini verticali automatici multi-colonna SILO2: armadi automatizzati capaci di accelerare le procedure di pick-up delle merci, di sincronizzare i flussi degli ordini e di ottimizzare in verticale gli spazi di deposito. Un portento di logistica nato dall’incontro di Sidea Group, società di consulenza strategica specializzata in tecnologie per il marketing omnicanale, e Icam, azienda esperta nella progettazione e produzione di sistemi automatici per lo stoccaggio.

Per passare dalle parole complesse ai fatti, Fedele Amoruso (Solution Architect di Sidea Group) e Antonio Pipoli (Software Dept Manager di Icam) hanno dato una dimostrazione pratica dell’efficienza del sistema, simulando un ordine di acquisto dall’e-commerce e illustrando le corrispettive operazioni di magazzino fase per fase.

A loro si sono uniti nella conferenza stampa Stefania Ressa (Marketing and Communication Manager di Sabanet e amministratrice della Larry Agency) per parlare di digitalizzazione e brand identity, Carmen Cellamare (Project Manager di Sidea Group) con un focus sull’e-commerce, Elisa Birelli (Retail & City Logistics Manager di Icam) per un approccio alla logistica di prossimità, Stefano Aversa (Founder di AESSE Soluzioni Informatiche&UANIA Always Connected) referente sul tema cyber security e l’Ing. Marco Belardi, esperto di Industria 4.0.

Rino Petino, fra territorio e capitale umano: una case history di successo

Il futuro del brand, orientato sempre più all’omnicanalità e all’automatizzazione delle attività logistiche, sembra essere in continua espansione. Dal 2016, infatti, tecnologia e digitalizzazione sono stati al centro degli investimenti dell’azienda, che si presenta oggi come esempio virtuoso nel panorama delle agenzie di commercio.

Una storia imprenditoriale di successo iniziata nel 1977 come agenzia monomandataria per conto di Adidas, evolutasi poi in una vera e propria azienda capace di coniugare tradizione a innovazione. Come ricorda Francesco Petino, tuttavia, “la tecnologia non può portare ai risultati sperati senza il supporto e le skills di risorse umane altamente formate”. L’investimento più lungimirante fatto negli ultimi anni, per l'appunto, è quello nel capitale umano e nella formazione continua dei collaboratori. Ad oggi, le otto divisioni del brand (Business Development, Sales Analysis, Marketing, Retailer, Wholsale, Logistica, Amministrazione & Controllinge Credit Management) contano 126 collaboratori, con un’alta percentuale di giovani (età media di 31 anni) e una maggioranza di donne assunte (70%).

Dal cuore della Puglia dove è nata, l’azienda prosegue il suo percorso di crescita optando per le vie della sostenibilità sociale e ambientale (in risposta ai bisogni energetici dei propri magazzini, infatti, Rino Petino ha scelto di rendere autonomo il quartier generale dotandolo di pannelli solari). Forte rimane anche il legame con il territorio e il desiderio di valorizzare l’economica locale, scegliendo come partner imprenditori e realtà dalle province vicine, come ad esempio la cantina di Giovanni Aiello di Putignano e l’Hotel Covo dei Saraceni di Polignano a Mare.