Scatti d'affari
Agici: investiti dalle utility 13,2 miliardi di euro negli ultimi 6 anni
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Gli scatti d'Affari
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Agici: le utility idriche italiane investono 13,2 miliardi per fronteggiare il cambiamento climatico e migliorare la gestione delle risorse
Gli effetti del cambiamento climatico sulla risorsa idrica sono sempre più visibili, con fenomeni come la siccità, l’aumento del rischio alluvionale e gli eventi meteorologici estremi che stanno mettendo a dura prova il sistema idrico italiano. Per affrontare queste sfide, le aziende del settore hanno incrementato notevolmente i loro investimenti negli ultimi anni: dal 2018, sono stati spesi 13,2 miliardi di euro per migliorare la sostenibilità, la gestione e la qualità delle risorse idriche. Questo dato emerge dallo studio di Agici presentato al Festival dell’Acqua di Firenze, in occasione del VII Workshop Annuale dell’Osservatorio OSWI.
L’analisi condotta da Agici su un campione di 100 gestori idrici, che coprono il 70% della popolazione italiana, evidenzia una crescita significativa degli investimenti tra il 2020 e il 2023, con particolare attenzione all’efficientamento delle reti e alla riduzione delle perdite, che rappresentano il 42% della risorsa idrica distribuita. Le aziende del settore stanno concentrando i loro sforzi sulla riduzione degli sprechi e sul miglioramento della qualità dell’acqua, oltre a promuovere pratiche di riuso e di valorizzazione delle acque reflue e dei fanghi.
In questo contesto, lo studio sottolinea anche il ruolo cruciale dei finanziamenti pubblici e privati. A livello europeo, l’Italia ha ricevuto 2,9 miliardi di euro dalla Banca Europea degli Investimenti tra il 2016 e il 2022, mentre il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha stanziato ulteriori 5 miliardi per il settore idrico. Durante il workshop, Alessandra Garzarella, direttrice dell’Osservatorio OSWI, ha ribadito l’importanza di un approccio coordinato e territoriale per modernizzare l’infrastruttura e garantire la sicurezza idrica nel lungo periodo.