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SEA, inaugurata a Malpensa la mostra MONUMENTUM di Fabio Viale

di Redazione Corporate

Attraverso le opere esposte a Malpensa, l'artista racconta e favorisce l’incontro tra l’arte greca, romana, rinascimentale e il body painting

In questo modo i linguaggi del passato e del presente si stratificano e si sovrappongono in un infinito cortocircuito visivo e temporale, che lega le più celebri sculture dell’antichità alla simbologia espressa dai tatuaggi dei carcerati sovietici o dagli Irezumi appartenenti al linguaggio della Yakuza, oppure ancora dai tatuaggi facciali appartenenti all’universo Trap. Viale reinterpreta la classicità restituendo alle opere il colore, come già facevano gli antichi, ma con un linguaggio moderno e multiculturale; partendo dal concetto di replica, l’artista piemontese ci trae nell’inganno di un’identità apparente, ma svela la diversità rispetto all’opera originale, di cui ne stravolge il significato, creando contrasti visivi volti a stimolare riflessioni sul senso dell’opera stessa.

Nell’installazione a Malpensa, mitologia e memoria si fondono in Venus (2017), chiaro riferimento alla Venere di Milo tatuata con spade, rose, catene e parole in cirillico, e in Souvenir David (2018), imponente testa ispirata alla celebre scultura di Michelangelo che porta in volto tattoo da rapper. E ancora, si possono incontrare Laocoonte (2020) e Torso Belvedere (2020), che rimandano agli originali esposti ai Musei Vaticani, sui quali sono impressi i soggetti tipici del tatuaggio giapponese. Completa l’esposizione Il Vostro sarà il Nostro (2022), replica di un pugno di una statua romana tatuata con scarabei, teschi e motivi vari dell’iconografia criminale.

Lo scultore Fabio Viale ha dichiarato: "La scelta dei lavori da esporre in questa mostra ha visto un’accurata selezione tra le mie opere di maggiore e di più immediato impatto, affinché possano rimanere impresse a lungo nell’immaginario collettivo. Bisogna, infatti, arrivare a catturare l’attenzione delle migliaia di viaggiatori che ogni giorno transitano da questo luogo, un po’ distratti o affrettati, che mai si aspetterebbero di imbattersi in un’installazione artistica".

Matteo Pacini, curatore della mostra, ha raccontato: "Attraversando di passaggio la 'Soglia Magica', i viaggiatori saranno catapultati in una dimensione parallela di collegamento fra passato e presente, un salto temporale dall’Antica Grecia al Rinascimento, dall’epoca barocca ai giorni nostri: un omaggio alla classicità attraverso la fedele riproduzione di alcune fra le più celebri opere raffiguranti i canoni di bellezza ideale, che nella visione di Fabio Viale attraversano il tempo, assorbendo tracce dell’epoca contemporanea, come i tatuaggi realizzati secondo la tecnica della penetrazione del colore nel marmo".