Ntv, raddoppio delle tratte e dei treni. Il decollo dell'alta velocità Italo
In Borsa la soluzione del nodo debito. L'interesse dei fondi. L'analisi
Un’operazione che avrebbe potuto significare, oltre alla parziale monetizzazione dell’investimento per i soci, il reperimento di nuovi capitali con cui finanziare l’espansione e abbattere l’indebitamento, da poco rifinanziato emettendo un bond senior “high yield” da 550 milioni di euro e accendendo un nuovo finanziamento bancario, articolato in una linea “term” da 140 milioni e una linea “revolving” da 20 milioni, concesso in pool da Banca Imi (Intesa Sanpaolo), Banco Bpm e Mps Capital Services. Operazione importante, quest’ultima, perché ha consentito alla società guidata dal presidente Andrea Faragalli e dal direttore generale Gianbattista La Rocca di rifinanziare integralmente l’attuale struttura debitoria (composta da 242 milioni di finanziamenti e 424 milioni di leasing) e, come ha già avuto modo di sottolineare il direttore finanziario Roberto Vitto, di trasferire la proprietà dei treni a Ntv. Treni destinati ad aumentare con altri 12 convogli “green” realizzati da Alstom a basso impatto ambientale che già quest’anno dovrebbero far salire il numero dei passeggeri trasportati oltre la soglia degli 11 milioni rispetto ai 6 milioni del 2014.
“Il primo semestre sta andando bene”, ha aggiunto al riguardo Montezemolo, chiarendo che “i soci sono soddisfatti” anche se “c’è molto da lavorare: siamo alla vigilia di un incremento del 50% dei treni e delle tratte e credo che ci siano delle buone prospettive” purché “le regole del gioco si mantengano sempre chiare”. Con numeri in crescita, un debito appena rifinanziato e l’arrivo di un investitore istituzionale come Peninsula Capital (fondato nel 1995 e specializzato in investimenti in debito mezzanino o in equity, con oltre 120 operazioni alle spalle per un totale di 1,6 miliardi di dollari di investimenti complessivi), la borsa può aspettare. E le valutazioni salire.
Luca Spoldi