Economia
Nvidia fa volare le Borse asiatiche, spicca quella di Taiwan: nuovo record
Anche la borsa dell'Indonesia, tra le meno performanti quest'anno, ha avuto un modesto incremento dello 0,2%, recuperando dai minimi degli ultimi quattro anni
Nvidia fa volare le Borse asiatiche
La brillante performance di Nvidia fa correre le Borse asiatiche. Il colosso americano dei semiconduttori ha recentemente superato Microsoft e Apple in termini di valore di mercato, raggiungendo una capitalizzazione di 3.332 miliardi di dollari.
Ad averne giovato di più, le borse di Taiwan e della Corea del Sud, le quali hanno registrato significativi guadagni. Il Taiwan Stock Exchange ha chiuso a +2,98%, raggiungendo un nuovo record di 18.850 punti, mentre l'indice Kospi della Corea del Sud ha guadagnato lo 0,93%, toccando il massimo intraday dal 24 gennaio 2022 di 2.789 punti.
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Come riporta Milano Finanza, tra le aziende in evidenza, Samsung Electronics ha registrato un incremento dell'1,38% e SK Hynix del 2,13%. Anche la Borsa di Hong Kong ha portato a casa un aumento del 2,47%.
Anche la borsa dell'Indonesia, tra le meno performanti quest'anno, ha avuto un modesto incremento dello 0,2%, recuperando dai minimi degli ultimi quattro anni. Non solo. È atteso che la Banca d'Indonesia mantenga invariati i tassi d'interesse nella prossima riunione di politica monetaria, con un possibile taglio previsto solo per il primo trimestre del 2025, secondo un sondaggio Reuters.
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In Giappone, il Nikkei ha avuto un lieve aumento dello 0,10%, chiudendo a 38.519 punti. Il deficit commerciale giapponese si è ridotto a maggio a 1,221 trilioni di yen, grazie a un aumento del 13,5% delle esportazioni, soprattutto verso Cina e Nord America, mentre le importazioni sono cresciute del 9,5%.
La Norinchukin Bank giapponese, scrive Milano Finanza, ha annunciato l'intenzione di vendere circa 10.000 miliardi di yen (63,4 miliardi di dollari) di titoli di Stato statunitensi ed europei per mitigare le perdite dovute a scommesse non riuscite legate ai tassi di interesse più alti del previsto. Questa vendita rappresenterà una frazione significativa del suo portafoglio, che ammonta a circa 56 mila miliardi di yen.
Infine, sul fronte della politica monetaria giapponese, la Banca del Giappone (BoJ) ha discusso la possibilità di un aumento dei tassi di interesse nella riunione del 25 e 26 aprile, ma ha ribadito l'importanza di mantenere politiche che sostengano l'obiettivo di inflazione del 2%. Inoltre, la BoJ è pronta a ridurre gradualmente gli acquisti di titoli di Stato, se l'inflazione sottostante continua a salire.