Economia
O'Leary, bordata su Ita: "È come Alitalia ma con un altro nome"
L'amministratore delegato di Ryanair a gamba tesa sull'ex-compagnia di bandiera: "È come Alitalia con un altro nome"
O'Leary: "Non è la fine del sistema low-cost, ma i prezzi saliranno"
L'aumento generalizzato che si registra nel settore aereo "non significa la fine dell'era dei voli low cost, ma per i prossimi 4-5 anni i costi energetici saranno più alti, e quindi è piuttosto la fine, almeno in questo periodo, dei voli a 9,99 euro", annuncia O'Leary, spiegando che "se prima il costo medio dei nostri voli era intorno ai 40 euro adesso salirà a 44-50 euro, ma saremo ancora competitivi".
"Con 13 aeromobili basati (di cui 2 Boeing 737 "Gamechanger" più ecologici), un investimento di 1.3 miliardi di dollari a sostegno di oltre 400 posti di lavoro altamente retribuiti per piloti e personale di cabina, Ryanair continua a offrire più traffico, maggiore crescita e tariffe inferiori rispetto a qualsiasi altra compagnia aerea in Italia", continua O'Leary annunciando che da Roma offre biglietti a partire da 24,99 euro sola andata per viaggi da ottobre 2022 a marzo.
O'Leary: "Ottimi i rapporti con i sindacati"
"In questo momento in Italia i nostri rapporto con i sindacati sono molto buoni: abbiamo siglato una intesa quinquennale fino al 2027 con i piloti, e una di 4 anni fino al 2026 con le rappresentanze del personale di cabina. Certo, ci sono un paio di piccole sigle che proclamano scioperi cui nessuno aderisce: è un problema di pubbliche relazioni, certe storie sono infondate e di sicuro i nostri piloti sono pagati meglio di altre compagnie, con retribuzioni dai 50 ai 150 mila euro l'anno. Non ha senso”, spiega O'Leary, “bisogna regolare il traffico aereo, non il business. Se c'è una sfida che attende Ita”, conclude, “è quella di essere gestita in futuro senza interferenze politiche".