Economia
Offshore Mediterranean Conference: inaugurata la XIV edizione
OMC 2019, al via fiera biennale internazionale dedicata al mondo delle estrazioni offshore del bacino mediterraneo
Inaugurazione ufficiale per l'Offshore Mediterranean Conference 2019 alla presenza del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, del sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, e delle delegazioni dei principali paesi produttori di Oil&gas.
Al centro dei temi discussi in questa edizione dell'evento internazionale, l’energia come motore di crescita del “mare nostrum”. Molto alta l'affluenza dei visitatori fin dalla prima giornata: nei giorni scorsi erano pervenuti 12mila accrediti online da parte di visitatori provenienti da tutto il mondo.
Significativo il numero delle aziende presenti: ben 600, cifra record (di cui 170 estere). “Sia la sessione del mattino che quella pomeridiana - commenta il chairman di OMC2019, Enzo Titone – si sono rivelate molto interessanti perché hanno sviluppato il tema di questa edizione: “Expanding the Mediterranean Energy Sector: Fuelling Regional Growth”.
Luigi Ciarrocchi (Eni VP attività Exploration ad production Italia), Marc Benayoun (Ceo Edison), Stefano Cao (Ceo Saipem) e Abed Ezz El Regal, Ceo dell’Egyptian General Petroleum Corporation, hanno fornito un quadro di sviluppo sostenibile delle fonti energetiche, in particolare del gas.
Stefano Cao, CEO SAIPEM, ha detto ad Affaritaliani.it: “L’Egitto è sempre stato un Paese chiave nella storia di Saipem. L’esempio di Zohr è stato la combinazione da una parte di una storia dell’industria che era destinata a cambiare come risultato della profonda crisi e dall’altra la capacità di operare in un Paese le cui radici sono così vicine alle radici della nostra azienda. Cerco di essere realista. Tutto il mondo si è reso conto dei risultati che si possono creare con questo tipo di collaborazione”.
VIDEO - Cao (CEO Saipem): "Zohr, esempio di successo"
Marc Benayoun, CEO EDISON, ha spigato ad Affaritaliani.it i progetti realizzati da Edison per importare gas in Italia: “È importante portare nuovo gas in Italia per ridurre lo spread tra l’Italia e il resto dell’Europa. Se guardiamo ad esempio lo spread con il TTF, che è l’indice del NorthWest Europe, vediamo che è quasi di 2 euro a MegaWattora, quasi il 10% del prezzo del gas. È importante quindi diversificare le fonti di gas e creare nuove infrastrutture per accogliere queste fonti. Abbiamo due progetti collegati. Un primo progetto si chiama Turchia-Grecia-Italia, con 600 km offshore, si tratta di un progetto per portare il gas russo che arriva in Turchia, il cosiddetto turkish stream, fino in Italia: un tubo per il mercato turco e un altro tubo per l’Europa. La nostra è una delle possibilità per portare il gas russo in Italia. C’è un altro progetto più ambizioso che si chiama EastMed per portare in Italia il gas del bacino levante, quindi della zona dell’Egitto, Israele, Cipro, dove ci sono state scoperte splendide. Si avvicina il momento di sfruttare questi giacimenti: la capacità produttiva sarà ben al di là della domanda locale e quindi sarà il momento di portare questo gas via on pipe, il modo più economico per portare questo gas dal Mar Mediterraneo fino a Otranto. Questi due progetti, quello di Turchia-Grecia-Italia e quello dell’EastMed, hanno un tratto comune offshore tra la Grecia e l’Italia con approdo a Otranto”.
VIDEO - Benayoun (CEO Edison): "Fondamentale portare nuovo gas in Italia"
L'energia va considerata un motore di crescita: da una parte per la regione mediterranea, perché può determinare lo sviluppo dei Paesi produttori utilizzando le scoperte di gas e la componente di energia da fonti rinnovabili di cui sono ricchi; dall'altro per l'Europa, che ha la possibilità di diversificare le proprie fonti di approvvigionamento continuando, con un maggior utilizzo del metano, sul cammino della transizione energetica”.
“Nella geopolitica internazionale - ha osservato il sottosegretario Giorgetti – il Mediterraneo è tornato strategico, per motivazioni di ordine politico ma anche per motivi energetici. E, quindi, essendo l'Italia in posizione centrale nel Mediterraneo, riacquista un ruolo geopolitico che dobbiamo essere in grado, in qualche modo, di coltivare e gestire. Perché ciò accada è tuttavia indispensabile che non si fermino le iniziative dirette a realizzare le infrastrutture di trasporto del gas che connettono diversi Paesi”.
“L’edizione 2019 di OMC, “Espandere l’Energia Mediterranea: garantire la crescita regionale” - ha detto il sindaco Michele de Pascale - ha un titolo eloquente che mette in luce le grandi opportunità che in campo energetico offre il Mediterraneo e contemporaneamente celebra il ruolo fondamentale dei territori nel saperle cogliere. Una sorta di genius loci dell’energia: per aprirsi al mondo è necessario valorizzare le identità dei singoli territori. Nel dibattito sulla transizione energetica credo che l’Emilia-Romagna possa rappresentare un punto di riferimento, con le sue quasi mille aziende riconducibili all’industria upstream (che occupano più di dieci mila addetti e che generano un indotto che supera i centomila lavoratori), e in particolare con la città di Ravenna, che ha il 13% delle aziende e il 29% dell’occupazione regionale del settore”.