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Economia
ChatGpt, clamoroso ritorno: Sam Altman di nuovo alla guida di OpenAI
Sam Altman 

OpenAI, clamoroso ritorno: Sam Altman di nuovo alla guida dopo la rivolta dei dipendenti 

Tanto tuonò che piovveOpenAI, la compagnia che ha creato l'intelligenza artificiale ChatGpt, ha annunciato di aver raggiunto un accordo per il ritorno di Sam Altman (che era passato nel frattempo alla guida di Microsoft) come ceo con un nuovo consiglio di amministrazione. "Abbiamo raggiunto un accordo di principio per il ritorno di Sam in OpenAI come ceo", affiancato da un nuovo consiglio di amministrazione composto da Bret Taylor come presidente, Larry Summers e Adam D'Angelo. Dopo l’inaspettata notizia del licenziamento, i dipendenti della società leader nella Silicon Valley per l’intelligenza artificiale avevano minacciato le dimissioni di massa con una vera e propria “class-action” che ha coinvolto più di 500 attuali membri dello staff. 

LEGGI ANCHE: OpenAi, caos dopo licenziamento di Altman. I dipendenti minacciano la rivolta

I dipendenti hanno chiesto a più voci il reintegro di Altman e Brockman (co-fondatore ed ex presidente di OpenAi, anch’esso defenestrato, ndr) e le dimissioni di tutto il Consiglio di amministrazione. Nella lettera di “protesta” i dipendenti hanno affermato che “Microsoft ci ha assicurato che ci sono posizioni per tutti i dipendenti di OpenAI in questa nuova filiale se dovessimo scegliere di aderire”. I dipendenti che hanno firmato la lettera hanno accusato il consiglio di amministrazione dell’azienda di mettere a repentaglio il loro lavoro e di aver minato la missione dell’azienda, respingendo anche l’idea che OpenAI stesse andando avanti troppo in fretta nel campo delle IA senza preoccuparsi della sicurezza.

Le motivazioni dietro il licenziamento del Ceo di OpenAi Sam Altman

Dal comunicato del Cda in seguito al defenestramento del co-fondatore e Ceo, le motivazioni rilasciate si sono rifatte alla "scarsa trasparenza nelle comunicazioni di Altman con la società". Al posto di Altman OpenIA aveva nominato Emmett Shear. Ex ceo di Twitch finito nella bufera in questi giorni perchè accusato di aver postato in passato messaggi in cui lodava la cultura dello stupro e evocava un immaginario dominio nazista del mondo.

Emmett Shear nella bufera per post su nazi e stupro

In un post su X, pubblicato in estate, Shear aveva scritto: "I nazisti erano il vero male, ma preferirei che i nazisti guidassero il mondo per sempre piuttosto che fare testa o croce sulla fine di tutti i valori". Alcuni tweet erano riferiti al sesso e allo stupro, incluso uno, scritto in risposta a un follower, in cui Shear sosteneva come, secondo lui, il "40-60 per cento delle donne" coltiva fantasie sessuali legate allo stupro. In un altro Shear sembra accogliere con poco entusiasmo l'idea di fare da Ceo. "La maggior parte dei lavori da Ceo - aveva scritto sempre su X - è in automatico. Ci sono decisioni che non puoi cambiare". Questo caso rischia di compromettere fin da subito la sua nuova carriera, anche perchè due terzi dei dipendenti adoravano Altman e non sembrano aver accettato l'idea di lavorare per un sostituto. 

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