Economia
Pac, meno burocrazia e flessibilità sui vincoli green: ok Ue alla revisione
"La revisione di alcune regole è una buona notizia per ridurre gli oneri a carico di chi ci nutre". Lo afferma il presidente del Ppe e del gruppo Weber
Via libera dei Paesi Ue alla revisione mirata della Pac. Ma la protesta dei trattori torna a Bruxelles
I rappresentanti degli Stati membri nel comitato speciale Agricoltura hanno dato il via libera alla revisione mirata di alcuni atti fondamentali della politica agricola comune (Pac), proposta dalla Commissione Europea in risposta alle preoccupazioni espresse dagli agricoltori. Ne dà notizia il Consiglio.
La revisione proposta dalla Commissione, che oggi ha ottenuto il primo via libera dal Consiglio (l'iter per il varo definitivo delle norme è più lungo), affronta le criticità incontrate attuando i piani strategici della Pac e mira a semplificare, a ridurre gli oneri amministrativi e a fornire una maggiore flessibilità per il rispetto di alcune condizionalità ambientali. Secondo il ministro belga dell'Agricoltura David Clarinval, "abbiamo ascoltato i nostri agricoltori e abbiamo intrapreso azioni rapide per rispondere alle loro preoccupazioni, in un momento in cui si trovano ad affrontare numerose sfide. La revisione mirata delle norme raggiunge il giusto equilibrio tra garantire una maggiore flessibilità agli agricoltori e agli Stati membri e alleggerire gli oneri amministrativi, mantenendo allo stesso tempo un elevato livello di ambizione ambientale nella Politica agricola comune".
"La revisione di alcune regole della nuova Pac è una buona notizia, non solo per garantire la sicurezza alimentare dell’Ue, ma anche per ridurre gli oneri a carico di chi ci nutre". Lo afferma il presidente del Ppe e del gruppo parlamentare Manfred Weber, via social.
La revisione riguarda alcuni elementi del regolamento sui piani strategici della Pac e del regolamento sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della Politica agricola comune (il cosiddetto 'regolamento orizzontale'). Il testo, secondo il Consiglio, mira a garantire un equilibrio tra la necessità di mantenere un elevato livello di ambizione ambientale e climatica nell’attuale Pac e di far sì che le preoccupazioni degli agricoltori siano prese in considerazione, dopo la rivolta della categoria scoppiata in mezza Europa negli ultimi mesi, in vista delle elezioni europee, che ha spinto la Commissione a correre ai ripari. Il comitato speciale Agricoltura ha approvato, in particolare, le modifiche agli standard relativi alle buone condizioni agricole e ambientali (Bcaa) proposti dalla Commissione Europea.
Via libera alla revisione della Pac, il commento del presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti
"Dopo la nostra assemblea del 26 febbraio a Bruxelles, dove abbiamo presentato un manifesto in dieci punti, abbiamo iniziato a raccogliere i primi risultati. Molto ancora c'è da fare, ma non posso che ovviamente a plaudire a quelle che sono le prime soluzioni offerte dal Consiglio dei Ministri e dalla Commissione Ue", ha detto Giansanti. "Certo c'è ancora molto da fare, ha aggiunto, i lavori parlamentari di questa settimana anche dato alcuni segnali negativi, se pensiamo all'approvazione della legge sulle emissioni industriali. Su questo dobbiamo continuare a lavorare con le istituzioni per rafforzare il sistema primario. Oggi è fondamentale dare garanzie al reddito degli agricoltori e dare certezze a tutti i nostri consumatori", ha concluso.
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Le Bcaa sono nove norme, ritenute benefiche per l’ambiente e il clima, che si applicano agli agricoltori che ricevono sostegno nell’ambito della Pac. Si tratta di condizionalità, poiché c'è un legame diretto tra il rispetto dei requisiti e il sostegno fornito agli agricoltori in base alla Pac. Uno dei principali cambiamenti è l’introduzione di una disposizione generale, che consente agli Stati membri di concedere deroghe "temporanee e mirate" a determinati requisiti di condizionalità, in caso di condizioni climatiche impreviste che impediscono agli agricoltori di rispettarli. Una volta all'anno, gli Stati dovranno informare la Commissione sulle deroghe concesse.
Oltre alle possibilità nazionali di deroga, vengono introdotte esenzioni specifiche da alcuni standard Bcaa. Ad esempio, per la Bcaa 6 sulla copertura del suolo durante i periodi sensibili, gli Stati membri avranno maggiore flessibilità nel decidere quali suoli proteggere e in quale stagione, sulla base delle specificità nazionali e regionali. Per la Bcaa 7 sulla rotazione delle colture, una delle più contestate dal 'movimento dei trattori', la rotazione delle colture rimarrà la pratica principale, ma gli Stati membri potranno utilizzare la diversificazione delle colture come alternativa. Il requisito è meno impegnativo per gli agricoltori, soprattutto nelle zone soggette a siccità o ad abbondanti precipitazioni. Per la Bcaa 8, gli agricoltori saranno obbligati soltanto a mantenere gli elementi caratteristici del paesaggio esistenti e d'ora in poi saranno incoraggiati, su base volontaria, a mantenere i terreni a riposo o a creare nuovi elementi caratteristici del paesaggio.
La revisione mirata approvata oggi esenta le piccole aziende agricole, con meno di 10 ettari di superficie, sia dai controlli che dalle sanzioni relative al rispetto dei requisiti di condizionalità previsti dalla Pac. Dato che si tratta del 65% dei beneficiari della Pac, ma di appena il 10% dei terreni agricoli, questa esenzione ridurrà in misura cospicua gli oneri amministrativi generati dai controlli, sia per gli agricoltori che per le amministrazioni pubbliche, pur mantenendo gli obiettivi ambientali. In linea con le richieste degli Stati, la revisione garantirà che i Paesi dell’Ue possano ora modificare i propri piani strategici della Pac due volte all’anno, anziché una volta come avviene oggi. In questo modo i governi avranno una maggiore flessibilità: inoltre, sarà comunque possibile avere tre ulteriori richieste di modifica nell'arco dell'intero periodo di programmazione.
Ora il presidente della commissione speciale Agricoltura invierà una lettera al Parlamento Europeo. La commissione Agri del Parlamento ha deciso di ricorrere alla procedura d'urgenza: la posizione in prima lettura dovrebbe essere adottata nella plenaria del 22-25 aprile prossimi. Il regolamento dovrà poi essere adottato formalmente dal Consiglio, firmato dai rappresentanti del Consiglio e del Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Ue. Se tutto andrà come previsto, il regolamento entrerà in vigore entro la fine della primavera. Sono tempi estremamente rapidi per gli standard Ue, cosa che dimostra, ancora una volta, l'efficacia della protesta condotta dagli agricoltori.
Nuovo proteste dei trattori a Bruxelles- Foto e video
Il ritorno dei trattori a #Bruxelles #FarmersProtest#AgriculteursEnColère pic.twitter.com/V7BkMY2EA6
— Pablita 🍀#CloversForAssange🍀 (@saluti37) March 26, 2024
Nel frattempo però, una nuova manifestazione degli agricoltori belgi è attesa questa mattina a Bruxelles, in occasione del Consiglio Agricoltura e Pesca, con circa 300 trattori attesi nella capitale, secondo Le Soir. Organizzano la protesta Fugea, la Fédération des jeunes agriculteurs (Fja), la Fédération wallonne de l’Agriculture (Fwa), il Réseau de soutien à l’agriculture paysanne (RéSap) e il coordinamento europeo Via Campesina. I primi trattori, che avevano invaso Bruxelles già il primo e il 26 febbraio, sono arrivati già ieri sera.