Economia

Paluani, il re dei dolci fallisce miseramente: sommerso da milioni di debiti

di Andrea Giacobino

Fine amara per Paluani, storica azienda di Dossobuono (Verona) fondata 102 anni fa (1921) produttrice di pandori, panettoni e colombe pasquali

Ad aprile 2022, data dell’ultima rappresentazione contabile inclusa della domanda di omologa del concordato, le banche erano esposte verso Paluani per un totale di circa 35,5 milioni. Si tratta di Unicredit, Banco BPM, MPS, Intesa Sanpaolo, Banca Valsabbina, BPER, Caribolzano, Carige, Banca di Verona Credito Cooperativo, Cerea Banca e Credito Valtellinese. La storica azienda dolciaria veronese è nata come pasticceria artigianale nel 1921. Nel 1968 è passata nelle mani del commercialista Luigi Campedelli, il padre dell’attuale azionista di maggioranza Luca, che la rilevò dal tribunale fallimentare assieme al socio Gino Cordioli.  

La replica di Sperlari

Riceviamo e con piacere pubblichiamo (MS)

Sperlari desidera, a scanso di possibili equivoci e al fine di assicurare i consumatori, dichiarare quanto segue. Quanto riportato nell’articolo è corretto. Sperlari desidera, a scanso di possibili fraintendimenti, rassicurare i consumatori che i prodotti Paluani continuano ad essere normalmente distribuiti nei punti vendita, ovviamente a seconda delle stagionalità. Ciò è stato reso possibile grazie all’acquisizione da parte di Sperlari, lo scorso anno, del brand e dello stabilimento. I prodotti Paluani continuano quindi ad essere a disposizione dei consumatori e il marchio ancora patrimonio vivo della tradizione dolciaria italiana.