Economia

Pensioni, Ape sociale: estesa la strada per il dopo quota 100

Pensioni, il futuro assetto è ancora lontano dall'entrare nel vivo. L'orizzonte, per ora, è quello della legge di Bilancio in vigore da gennaio

Questa linea era in qualche modo trapelata lo scorso aprile in alcune bozze preliminari del Documento di economia e finanza: poi quel riferimento fu diplomaticamente cancellato. Ma verosimilmente la prima proposta del governo si muoverà nella stessa logica. Oggi l'Ape sociale, a cui si può accedere all'età di 63 anni, riguarda disoccupati che hanno esaurito gli altri sussidi, oppure lavoratori invalidi o che assistono parenti disabili o ancora appartenenti a 15 particolari categorie dagli operai dell'edilizia agli infermieri agli addetti alle pulizie. Nei primi tre casi sono richiesti 30 anni di anzianità, in quello delle attivitlegge forneroà faticose 36.

Il canale dei lavori usuranti riguarda invece chi svolge mansioni particolarmente pesanti come quelle in miniera oppure ad alte temperature, o ancora con orario notturno continuato, o ancora addetti alla linea catena e conducenti di veicoli per il trasporto collettivo. In tutte queste situazioni è possibile andare in pensione anticipatamente, con il sistema delle quote precedente alla legge Fornero.

Confermare e ampliare i due canali, includendo ulteriori categorie lavorative, non risulterebbe particolarmente costoso. Molto più onerosa per il bilancio pubblico sarebbe la soluzione caldeggiata dai sindacati (che trova sul fronte politico il sostegno della Lega) ovvero la possibilità di lasciare il lavoro con 41 anni di contributi indipendentemente all'età (impropriamente chiamata quota 41): tra l'altro un forte incremento della spesa non sarebbe visto di buon occhio a Bruxelles nella fase di partenza del Piano nazionale di ripresa e resilienza.