Economia
Pensioni, in 20 anni spesa doppia. Nel 2039 quasi 300 miliardi in assegni
L'effetto del ritiro dal mercato del lavoro dei baby boomers
Il ritiro dal mercato del lavoro dei baby boomers e cioè quelle coorti figlie del boom demografico del dopoguerra (appena partito e che tra poco anni mostrerà tutti i suoi effetti), il progressivo invecchiamento della popolazione e la minore produttività: la spesa dell'Inps è destinata a esplodere. E il minore tiraggio per le nuove pensioni anticipate come Quota 100, il canale contributivo con 43 anni e un mese, Opzione donna o l’anticipo precoci (1,3 miliardi di minore spesa nel 2019, risparmi cumulati fino a 5-5,5 miliardi nel triennio) serviranno soltanto (assieme alle minore spese messe a budget per il reddito di cittadinanza) per supportare gli sforzi del governo Conte nella trattativa con l’Europa per evitare la manovra correttiva e l procedura d’infrazione.
Il presidente dell'Inps Pasquale Tridico
Secondo il Sole 24 Ore, il solo fondo pensioni lavoratori dipendenti (il 45% dell'intera spesa pensionistica), quest'anno paga 8,6 milioni di pensioni al valore medio di 14.700 euro lordi l'anno, per un totale di quasi 143 miliardi. Ammontare previdenziale che però nel 2039, nei bilanci prospettive dell'istituto salirà a 9,3 milioni, con assegni medi da 27.000 euro e una spesa di 297 miliardi.
L’ultima elaborazione dell’Inps (2017) che proietta le spese fino al 2046, basata su ipotesi di carriere lavorative costanti e sul pieno effetto contributivo, prevede un aumento del reddito medio annuo sottostante da 24.200 euro a 44.950 mentre il tasso di sostituzione (rapporto tra pensione e ultimo stipendio), resterebbe attorno a una media del 60%.
Il ritiro dal mercato del lavoro dei baby boomers, scrive sempre il Sole, spingerà, da qui al 2040, la spesa pensionistica ad un valore, a seconda delle stime, tra il 16 e il 20% del Pil. Un andamento a cui contribuirà anche la transizione demografica, trend secondo cui - dice l'Istat- tra 20 anni ci saranno 18,8 milioni di cittadini con 65 anni o più, 5 milioni in più di oggi. Mentre la popolazione in età da lavoro (15-64 anni) si sarà ridotta a sua volta di 5 milioni (a 33,7 milioni).