Economia
Pensioni: Inps, nel 2015 spesa sale dell'1,2% a 280,2 miliardi
Nel 2015 sono state erogate 23,1 milioni di prestazioni per le pensioni
Le prestazioni del sistema pensionistico italiano vigenti alla fine del 2015 sono 23,1 milioni, per un ammontare complessivo annuo di 280,282 miliardi, che corrisponde a un importo medio per prestazione di 12.136 euro. Il dato e' contenuto nel casellario centrale dei pensionati Inps aggiornato oggi. Rispetto al 2014, il numero di prestazioni e' diminuito dello 0,45% e il corrispondente importo complessivo annuo e' aumentato dell'1,2 per cento. I beneficiari di prestazioni pensionistiche sono invece 16,2 milioni (-0,5% rispetto al 2014); ognuno di loro percepisce in media 1,4 Pensioni, anche di diverso tipo, secondo quanto previsto dalla normativa previdenziale vigente. Sebbene le donne rappresentino la quota maggioritaria sul totale dei pensionati (il 52,8%), gli uomini percepiscono il 55,7% dei redditi pensionistici: l'importo medio dei trattamenti percepiti dalle donne e' infatti inferiore rispetto a quello degli uomini del 29% (14.543 contro 20.431 euro).
Esaminando la distribuzione delle Pensioni per classe di importo, si nota che le Pensioni tra 500 e 1.000 euro sono piu' numerose rispetto ad altre Pensioni di diversa classe di importo e sono pari a oltre 9 milioni (in particolare costituiscono il 39,1% del totale delle Pensioni). Le Pensioni fino a 500 euro sono circa 5.900.000 e rappresentano il 25,5% del totale; quelle tra 1.000 e 1.500 euro sono 3.159.808 pari al 13,7% del totale. Infine, l'insieme delle Pensioni che superano i 1.500 euro e' costituito da poco meno di 5 milioni di Pensioni, pari al 21,6% del totale. Se si passa dall'analisi delle Pensioni per classi di importo all'analisi dei pensionati per classe di reddito pensionistico, costituito, come noto, dalla somma degli importi di tutte le Pensioni percepite dal pensionato, siano esse di tipo previdenziale, indennitario o assistenziale, si osserva che la distribuzione si sposta verso le classi di reddito piu' elevate.
La prima classe infatti e' rappresentata dal 12,6% dei pensionati, la seconda (500,00-999,99) dal 27%, la terza classe, tra i 1.000 e i 1.500 euro, dal 21,3%; infine i pensionati con redditi pensionistici oltre i 1.500 euro mensili sono circa 6.300.000, pari al 39,1% del totale dei pensionati. Dall'analisi emerge che il 64,6% delle Pensioni hanno un importo mensile inferiore ai 1.000 euro. La percentuale di pensionati con reddito al di sotto di questa soglia scende al 39,6%, per la possibilita' di cumulo di piu' trattamenti pensionistici. Nelle classi di reddito piu' basse si concentrano soprattutto le Pensioni di tipo assistenziale, che rappresentano una forma di assistenza alle persone piu' disagiate, per motivi economici e/o fisici e le Pensioni ai superstiti, che sono per loro natura di importo piu' basso di quelle del dante causa, essendo calcolate come una percentuale di queste ultime. Per tutte le classi di importo superiori ai mille euro mensili, l'incidenza dei pensionati e' maggiore di quella delle Pensioni.
In particolare il 38,9% dei pensionati percepisce redditi pensionistici mensili compresi tra i 1.000 e i 2.000 euro, mentre, in questa stessa classe di importo, ricade solo il 23,6% delle Pensioni. I pensionati che percepiscono piu' di 2.000 euro al mese rappresentano il 21,5%, mentre le Pensioni l'11,7%, con importi che pesano per il 34,5% sulla spesa pensionistica complessiva. In queste classi di importi mensili piu' elevati si concentrano principalmente le Pensioni di vecchiaia e/o anzianita'/anticipate, caratterizzate da importi medi piu' alti di quelli degli altri tipi di pensione. I pensionati delle regioni meridionali e delle isole percepiscono importi piu' bassi rispetto a quelli residenti nelle altre zone geografiche. Nel Mezzogiorno infatti il numero dei pensionati con redditi pensionistici sotto i 1.000 euro superano il 48% del totale, mentre nelle altre aree geografiche essi sono presenti per il 32% e il 36% rispettivamente al Nord e al Centro.
Come evidenziato in precedenza, i beneficiari possono percepire piu' di una prestazione pensionistica ciascuno. Circa due terzi (66,6%) dei beneficiari di prestazioni pensionistiche percepisce solo una prestazione, un terzo (il 33,4%) ne percepisce due o piu'. In particolare il 25,5% dei beneficiari percepisce due prestazioni, il 6,5% tre e l'1,3% quattro o piu'. All'interno del gruppo dei titolari di piu' di una pensione la presenza femminile e' prevalente e aumenta al crescere del numero dei trattamenti pro capite. Dall'analisi della distribuzione territoriale di Pensioni e pensionati si osserva che nelle regioni settentrionali si ha un maggior numero sia di Pensioni sia di pensionati (rispettivamente il 47,7% e il 48,2% del totale).
Gli importi medi delle Pensioni sono piu' elevati al Nord rispetto al resto dell'Italia (+6,3 punti percentuali rispetto al totale nazionale). Osservando i redditi pensionistici procapite, si nota che in questo caso e' il Centro la zona geografica con redditi mediamente piu' alti (+6,5 punti percentuali rispetto al totale nazionale), seguito dal Nord (+5,2 punti percentuali). I beneficiari residenti nel Mezzogiorno presentano invece sia gli importi delle Pensioni, sia dei redditi pensionistici piu' bassi rispetto al totale nazionale. Il gruppo piu' numeroso di pensionati e' quello dei titolari di Pensioni di vecchiaia: essi sono 11.141.662. Tra questi il 27,6% e' anche titolare di trattamenti appartenenti ad altri tipi.
I pensionati titolari di invalidita' previdenziale sono circa 1,3 milioni; di essi piu' della meta' (il 53,3%) cumula Pensioni di tipo diverso da quelle di invalidita' previdenziale. I titolari di Pensioni ai superstiti sono circa 4,4 milioni e circa un terzo (32,6%) percepisce solo Pensioni ai superstiti, mentre il restante 67,4% percepisce oltre alle Pensioni ai superstiti anche Pensioni di altro tipo. I beneficiari di prestazioni di tipo assistenziale (Pensioni agli invalidi civili, ai non udenti civili, ai non vedenti civili, indennita' di accompagnamento, Pensioni e assegni sociali e Pensioni di guerra) sono quasi 3,5 milioni e di essi il 53,4% e' titolare anche di prestazioni diverse da quelle assistenziali. Sono principalmente i beneficiari di indennita' di accompagnamento che percepiscono anche Pensioni di tipo previdenziale. I titolari di rendite di tipo indennitario infine sono 758 mila di cui il 73,6% cumula tale prestazione con altre tipi di prestazione previdenziale e/o assistenziale.