Economia
Pensioni, Morando (Economia): "Non è sicuro che interverremo"
Pensioni, flessibilità in uscita. "E se lo faremo, non sarà nulla di sconvolgente"
Frenata del governo sulla flessibilità in uscita per chi vuole andare anticipatamente in pensione. "Non credo proprio che ci siano delle novità. Stiamo entrando nei mesi nei quali bisogna cominciare il lavoro per decidere se e come interveniamo. Ma che io sappia non ci sono novità di sorta, si è aperto il cantiere. Vedremo", afferma ad Affaritaliani.it il vice-ministro dell'Economia Enrico Morando. Parola di estrema cautela, dunque. Ma l'intervento, se ci sarà, verrà fatto nella Legge di Stabilità, giusto? "Sarà durante la sessione di bilancio che si deciderà se e come intervenire", afferma il numero due di Via XX Settembre. Ma perché dice 'se lo faremo', non è certo dopo le parole di Renzi e Padoan? "Dico se e come perché nel Documento di Economia e Finanza così abbiamo scritto. E così io, pedissequamente, ripeto.
Ma dalle parole del premier sembra chiaro che ci sarà un intervento sulla flessibilità in uscita, almeno così hanno capito tutti... "E' chiaro che sarà fatto si può dire davvero soltanto dopo che sarà deciso che cosa fare. In questo momento non è stata presa alcuna decisione, si è aperto un confronto. Discuterà prima il govero al suo interno, poi discuterà con le parti sociali. Anzi, un confronto il ministro del Lavoro lo ha già aperto e, alla fine di questo processo, si arriverà ad una decisione. Pertanto io continuo a dire che se e come intervenire verrà deciso nei prossimi e adesso nulla è stato deciso".
Quanto può valere in termini finanziari l'intervento sulla flessibilità in uscita? "Visto che non abbiamo ancora deciso cosa fare, quantificare una cosa che non si sa cos'è è piuttosto difficile". Potrebbe essere a costo zero? "Non si può trattare, per le condizioni di finanza pubblica, di misure che siano sconvolgenti rispetto agli attuali andamenti di finanza pubblica. Si deve trattare di misure ad impatto limitato, però ad impatto zero non credo che si possa sostenere".
Se l'intervento ci sarà, riguarderà sia il settore pubblico sia quello privato? "Dobbiamo ancora decidere se e come intervenire, lo ripeto per l'ennesima volta. Ma è chiaro che se si interviene sul sistema pubblico si fanno misure di carattere universale, non credo che si facciano nuovamente misure di carattere categoriale, visto che il difetto fondamentale del sistema previdenziale pubblico italiano nei decenni che ci stanno alle spalle, e che è stato superato solo nel 1995, è proprio l'eccessiva categorializzazione del sistema. Non credo quindi che torneremo ad introdurre divisioni di tipo categoriale all'interno del sistema previdenziale".
E la copertura? Come troverà i soldi l'esecutivo? "Obiettivamente, se non abbiamo deciso ancora che cosa fare e se fare questo intervento, come facciamo a dare risposte sulla copertura finanziaria? La vedremo quando si sarà deciso se e che cosa fare", conclude Morando.