Pensioni, ultime novità su flessibilità in uscita con Ape e assegni minime
Riforma pensioni/ Per l'Ape il governo studia un'opzione parziale con rate azzerate tramite detrazioni Intanto, l'esecutivo chiede più tempo ai sindacati
Novità pensioni? Ecco tutti gli ultimi aggiornamentioni
Pensioni, Ape parziale e aumento delle minime. Mentre il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, a margine dell'assemblea del primo sindacato di Roma e Lazio, ha fatto sapere che "il governo Renzi ha chiesto qualche giorno in più (sulle pensioni, ndr), il tavolo politico sulla previdenza è slittato al 21 settembre" dal precedente 12, emergono altre indiscrezioni sui contenuti della legge di Stabilità che potrebbero riguardare la materia previdenziale.
Riforma pensioni: arriva l'Ape parziale
Stabilito, a quanto pare, a due miliardi il budget per il piano pensioni (i sindacati ne chiedono almeno 2,5), il governo starebbe pensando (forse con un decreto prima ancora della legge di bilancio) di offrire la possibilità di un Ape parziale, che permetta di anticipare anche solo una parte della pensione, con costi più leggeri sia per il pensionando sia per lo Stato che, per ridurre il sacrificio sull’assegno, interviene defiscalizzando gli oneri di restituzione del prestito.
Riforma pensioni: come calcolare la rata
Tramite l’Inps, si starebbe valutando inoltre, di poter chiedere una sorta di preventivo per capire quanto peserà la rata del prestito sulla pensione e dunque valutare quanta parte dell’assegno conviene farsi anticipare. Magari, in attesa dell’assegno pieno, si potrebbe iniziare a percepire una parte della pensione da integrare con altre attività ridotte.
Pensioni, ecco come cambiano
Con questo sistema che mixa diverse possibilità di prestito pensionistico, l’esecutivo prevede un costo che, da 600-700 milioni, passerebbe a 500, stimando che beneficeranno dell’Ape 350 mila lavoratori il primo anno, per poi passare a 150 mila per ogni anno successivo. In più, per ottimizzare le spese le detrazioni statali sull’Ape dovrebbero favorire maggiormente i redditi più deboli; ma, anche nel caso “peggiore”, la penalizzazione dell’Ape non dovrebbe superare il 7% della pensione netta.
Pensioni minime: la promessa di Poletti
Infine, a margine del del Forum Ambrosetti di Cernobbio, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha confermato la presenza in legge di Stabilità dell'aumento delle pensioni minime. "Dobbiamo trovare la modalità e le forme”, ha spiegato Poletti.