Presidenza Consob: perché il professor Rinaldi può aiutare l'Italia
Antonio Maria Rinaldi, e la nuova scuola di economia sovranista
Antonio Maria Rinaldi è uno dei candidati per sostituire Mario Nava alla Presidenza della Consob e la sua nomina sarebbe un chiaro segnale di cambiamento che il governo darebbe ad un vecchio e superato modo di concepire l’economia, soprattutto in un’era sovranista.
Soprattutto dopo gli scandali legati a Banca Etruria è necessario dare un chiaro e forte segnale di cambiamento. È quello che gli italiani chiedono al governo da loro eletto il 4 marzo.
Cambiamento si può, cambiamento si deve.
Antonio Maria Rinaldi è un economista allievo del ministro Paolo Savona ed ha insegnato all’Università D’Annunzio di Chieti Finanza aziendale. Attualmente è docente presso il Link Campus che fa riferimento all’ex ministro Vincenzo Scotti e che da molti è considerato un think-tank del governo giallo-verde.
Inoltre il professor Rinaldi è il fondatore del sito ScenariEconomici.it, dove fu pubblicato il famoso Piano B di uscita dall’Euro di Savona che era in procinto di diventare ministro dell’Economia e dopo fu dirottato sugli Affari europei.
Ma il professor Rinaldi non è solo uno studioso che ha ricoperto prestigiosi incarichi universitari ma è anche l’ideologo di una linea sovranista in economia. Un tema molto delicato, perché se è vero che l’argomento dell’uscita dall’Euro non è in programma è anche vero che il suo fantasma è presente, volenti o nolenti, in qualsiasi dibattito in cui si parli di Economia in area giallo-verde.
Ed è ora anche di sfatare miti, anzi direi archetipi su cui si è costruita una Weltanschauung consociativa intellettuale, ma anche -e soprattutto- giornalistica.
Non ci sono miti intoccabili: gli accordi con l’Unione Europea sono appunto accordi e la politica deve riprendere la supremazia sull’economia per evitare i disastri di cui in questo ultimo decennio siamo stati spettatori.
Un trattato può venire rinegoziato o comunque messo in discussione, non si tratta di Bibbia rivelata e se un popolo, e qui è l’essenza del sovranismo- decide di riappropriarsi delle proprie leve economiche deve poterlo fare.
Nulla è dato per sempre o per scontato.
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