Economia

Pil, doccia gelata per l'Italia: crescita ai minimi. Peggiorano le previsioni per il 2025-2026

Il 2024 per l'Italia si è chiuso al +0,7%, riviste al ribasso le previsioni per gli anni successivi: incide il prezzo del gas

di redazione economia

Pil, crescita ai minimi nel biennio 2025-2026 la nota dell'Upb

L'Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) ha reso note le cifre sul Pil in Italia, relative non solo al 2024 appena concluso ma anche al prossimo biennio. Non ci sono buone notizie, il 2024 si è chiuso con un +0,7% e il rafforzamento previsto per il 2025-2026 è davvero modesto, quantificato rispettivamente nello 0,8 e 0,9%.

Questo è quello che risulta dalla Nota congiunturale di febbraio, nella quale si considerano i più recenti indicatori sull’economia internazionale e nazionale e si forniscono nuove stime macroeconomiche. Le nuove previsioni sulla crescita dell’economia italiana - sottolinea Upb - "sono lievemente inferiori a quelle realizzate in autunno", per la validazione del quadro macroeconomico del Piano strutturale di bilancio di medio termine.

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Mentre le revisioni per lo scorso anno riflettono il trascinamento statistico dei nuovi dati dell’Istat sul 2023, le revisioni sul 2025-26 sono prevalentemente ascrivibili al deterioramento delle proiezioni sugli scambi internazionali e all’aumento del prezzo del gas".

Lo scorso anno l’economia italiana, sottolinea l'Upb, "è cresciuta moderatamente, con una dinamica congiunturale del pil trimestrale in media di circa un decimo di punto percentuale. L’attività ha ristagnato nella seconda metà del 2024. Nel trimestre scorso la domanda estera netta ha ripreso a contribuire positivamente al Pil ma la domanda interna al lordo delle scorte si è ridotta; dal lato dell’offerta, l’insieme dell’industria e delle costruzioni è cresciuto, mentre il settore terziario ha subito l’unica battuta d’arresto dell’anno".

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