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Economia
Pirelli, al via il roadshow per l'Ipo.Tronchetti:"La Borsa? Un evento storico"

Pirelli, dopo due anni di assenza, torna nuovamente in Borsa: oggi, lunedì 18 settembre parte il roadshow per la quotazione che si concluderà in due settimane, mentre il debutto ufficiale a Piazza Affari è fissato per il prossimo 4 ottobre. Sul mercato andrà una quota compresa tra il 35% e il 40%. La valorizzazione di Pirelli sarà compresa tra i 6,3 e gli 8,3 miliardi di euro.

'Dalle attività in sede di premarketing, emerge uno straordinario interesse per l'operazione, non solo a livello italiano, ma anche internazionale. Si tratta della più importante Ipo del 2017 in Europa. Oggi è un giorno importante non solo per l'Italia, ma per l'economia dell'intero Paese', ha dichiarato Marco Graffigna (Banca Imi), sponsor dell'operazione e responsabile della offerta pubblica nonché uno dei coordinatori dell'operazione, in apertura della conferenza stampa per la presentazione della quotazione in Borsa di Pirelli. 

'Pirelli torna a Piazza Affari profondamente cambiata, con una decisa focalizzazione sul segmento - high value - degli pneumatici e con una struttura finanziaria decisamente più solida. Tutto ciò ha permesso che l'azienda oggi valga tra il 46% e il 76% in più rispetto a quando è uscita da Piazza Affari due anni fa', sono le parole di Marco Tronchetti Provera, vicepresidente e amministratore delegato di Pirelli, che, nel corso della conferenza stampa di presentazione della quotazione in Borsa della società, ha poi aggiunto: 'Abbiamo ridotto il debito grazie a 600 milioni dalla separazione delle attività autocarro, 1,2 miliardi di aumento di capitale, e 500 milioni di cash flow (flussi di cassa, ndr) nell'ultimo biennio: questo ha prodotto una velocissima riduzione del debito che ci ha permesso di andare in Borsa prima del previsto. A fine anno avremo un rapporto debito netto/ebitda inferiore alle 3 volte e scenderà sotto le 2 volte al 2020'.

Pirelli aveva abbandonato la Borsa Italiana nel 2015, a seguito dell'Opa di ChemChina. Alla fine dell'Ipo, i cinesi di ChemChina passeranno nel capitale di Pirelli dal 65 al 45%, i russi di Lti dal 12,6 al 5%, mentre il consorzio Camfin, che si compone di banche e imprenditori italiani, tra cui lo stesso Marco Tronchetti Provera, vedrà la propria partecipazione scendere dal 22,4% a circa il 10%. Tronchetti rimarrà stabile nella sua attuale posizione sino al 2020, dopodiché avrà un ruolo chiave nella designazione del suo successore: 'Oggi ho 70 anni, ritengo che a 72 anni sia il momento giusto per vedere da fuori l'azienda. Ci sarà senz'altro qualcuno pronto a rivestire questo ruolo con la giusta visione e l'energia necessaria. Ciò non toglie che, dopo trent'anni in Pirelli, non potrò che rimanere sempre vicino all'azienda'. E alla domanda su chi possa essere il suo successore, Provera ha risposto: 'Il nome è sempre dentro una busta, anche se devo dire che negli ultimi anni è cambiato spesso'.

A proposito delle potenziali azioni dei soci russi e italiani dopo l'Ipo, Provera ha specificato: 'Nessuno ha manifestato voglia di vendere né i russi, né Camfin dopo la quotazione', mentre a riguardo degli azionisti cinesi di Pirelli, ha dichiarato: 'Hanno dimostrato rispetto per le minoranze e per le regole del mercato: non solo hanno rinunciato alla direzione e coordinamento e sono scesi sotto il 50%, ma si sono posti i limiti delle best practice di governance, inoltre con la condizione dell'approvazione del 90% dei soci per il trasferimento della sede e della tecnologia, si sono posti un vincolo superabile solo dal mercato in caso di Opa'.

'E' un evento storico per Pirelli, va in Borsa una start up con 145 anni di vita', ha così concluso la conferenza stampa Tronchetti Provera.

Beatrice Elerdini

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