Economia

PopSondrio, Pedranzini vende altri 420,9 milioni di sofferenze

Sulla tranche senior verrà richiesta la garanzia pubblica Gacs

L'Npe ratio lordo del gruppo scenderà tra il 5 e il 6%

Banca popolare di Sondrio continua il processo di de-risking. Nell'ambito di un più ampio programma di interventi sui crediti deteriorati e in linea con la strategia di miglioramento della qualità degli attivi, la popolare valtellinese ha concluso - insieme ad altri 11 partecipanti - l'operazione di cartolarizzazione di sofferenze denominata "POP NPLS 2021".

In particolare, l'istituto di credito ha ceduto, con effetto economico dal primo gennaio, un portafoglio di sofferenze del valore lordo pari a 420,9 milioni (composto da crediti secured per il 57%) al veicolo di cartolarizzazione denominato "Luzzatti POP NPLs 2021 S.r.l" che, a sua volta, ha emesso relativamente a Banca Popolare di Sondrio tre tranches di notes Abs per complessivi 115,622 milioni di euro (27,47% del valore lordo dei crediti ceduti), di cui: una tranche senior, cui e' stata assegnato rating pari a BBB da parte delle agenzie Dbrs Morningstar e Arc Ratings, pari a 97,715 milioni, corrispondente al 23,21% del valore lordo dei crediti ceduti.

La tranche in questione, trattenuta da Banca Popolare di Sondrio, presenta caratteristiche strutturali di ammissibilità alla Gacs; una tranche mezzanine, pari a 12,791 milioni, corrispondente al 3,04% del valore lordo dei crediti ceduti; una tranche junior pari a 5,116 milioni, corrispondente all'1,21% del valore lordo dei crediti ceduti. Al fine di ottenere il deconsolidamento dei crediti ceduti, secondo quanto previsto dalla normativa di settore applicabile, il 95%, rispettivamente, delle tranche mezzanine e junior e' stato collocato presso investitori istituzionali.

La banca potrà quindi conseguire la derecognition del portafoglio di sofferenze cedute. A seguito del deconsolidamento contabile del portafoglio, spiega una nota, l'Npe ratio lordo del Gruppo, al 31 Dicembre 2020 pari al 7,5%, dopo l'operazione e' stimato attestarsi tra il 5 e il 6%. L'operazione e' stata coordinata da Luzzatti; JP Morgan Securities plc e Banca Akros hanno agito rispettivamente in qualita' di arranger; doValue e' stato nominata special servicer del portafoglio ceduto mentre la funzione di master service verra' svolta da Zenith Service; Kpmg Advisory ha agito in qualita' di advisor industriale dell'operazione. Hanno inoltre partecipato in qualita' di consulenti legali Studio Legale Cappelli Rccd per le banche partecipanti, Orrick Herrington & Sutcliffe Llp e Chiomenti Studio Legale per gli arranger.

Hanno infine collaborato all'operazione Bnp Paribas Securities Services in qualita' di agente del veicolo di cartolarizzazione e 130 Servicing quale rappresentante dei noteholders e backup master servicer. Questa operazione costituisce parte integrante della piu' ampia strategia di derisking definita dalla banca, forte degli importanti buffer di capitale di cui dispone a garanzia del continuo sviluppo del business e del sostegno ai territori.

E' questa una conferma della banca di esprimere la propria capacita' operativa reagendo in modo efficace alle sfide esterne e alle contingenze di mercato, andando incontro alle esigenze della clientela; nella salvaguardia degli interessi di tutti gli stakeholder. Il consigliere delegato e direttore generale Mario Alberto Pedranzini, in una recente intervista a MF-Dowjones, ha osservato che la banca sta lavorando bene sul fronte della riduzione degli Npl aggiungendo che il problema si puo' dire "accantonato". L'Npl ratio si attesta al 6,99% dal 7,45% di fine 2020 e dal 9,03% del 30 settembre 2020.

"E scenderà ancora", ha aggiunto. I crediti deteriorati netti cifrano 939 milioni, in decremento rispetto a 1,092 miliardi del 31 dicembre 2020 (-14%). "Abbiamo approvato risultati robusti che ci proiettano nel nuovo Piano industriale cui stiamo lavorando. L'anno scorso siamo stati prudenti, abbiamo superato un anno difficile e ora buttiamo il cuore oltre l'ostacolo", aveva puntualizzato in occasione della divulgazione dei risultati trimestrali. Intanto nei giorni scorsi la popolare valtellinese ha ricevuto dal Comitato di Risoluzione Unico e dalla Banca d'Italia la notifica della nuova decisione in materia di requisito minimo di fondi propri e passivita' ammissibili (Mrel, Minimum Requirement for own funds and Eligible Liabilities). A partire dal 1* gennaio 2024, Bps dovra' rispettare su base consolidata un requisito Mrel-Trea, esclusa la componente di requisito combinato di riserva di capitale, pari al 22,82% delle attivita' ponderate per il rischio e un requisito Mrel-Lre pari al 5,92% dell'esposizione di leva finanziaria.

Dal primo gennaio 2022 PopSondrio, trovandosi già oggi in una condizione pienamente conforme ai requisiti disposti a regime, e' chiamata a rispettare su base consolidata un requisito intermedio Mrel-Trea, esclusa la componente di requisito combinato di riserva di capitale, analogo a quello sopra indicato e un requisito intermedio Mrel-LRE pari al 5,90% dell'esposizione di leva finanziaria. Non sono stati attribuiti dalle Autorita' requisiti addizionali di subordinazione. Sulla base dei dati al 30 settembre 2021, il Gruppo Banca Popolare di Sondrio presenta coefficienti che si attestano ampiamente oltre le suddette soglie. In particolare, il Mrel Trea e' pari al 29,09%, mentre il Mrel-Lre è pari al 10,06%.