Economia
Prada, Bertelli passa il testimone al figlio: chi è il futuro ceo
L'amministratore delegato della maison parla di cambio ai vertici "fra 3 o 4 anni". Dal marketing al rally: il ritratto di Lorenzo Bertelli
Il 2020 si è chiuso con un fatturato di 2,42 miliardi, in calo del 24% rispetto all’anno precedente. Ma è ovvio che prendere lo scorso anno come termometro dello stato di salute di un’azienda sarebbe quantomeno miope. Tant’è che nei primi nove mesi del 2021 si è registrato un fatturato di 1,91 miliardi, in crescita del 52%.
Ma torniamo alla successione: Patrizio Bertelli, parlando della possibilità che il figlio Lorenzo gli subentri ha provato anche a dare un orizzonte temporale di tre o quattro anni. Il figlio, più sornione, ha dichiarato che le successioni vanno preparate con calma, altrimenti si rischia soltanto di fare confusione. Al momento, Bertelli jr è già in azienda con il ruolo di group marketing director & head of corporate social responsibility. Inoltre è il presidente di Aura, cioè il consorzio sulla blockchain che Prada ha costituito insieme a Lvmh e Cartier e in cui è entrato anche la Otb di Renzo Rosso.
Tra l’altro, sempre a livello operativo, Bertelli Jr – che a maggio ha partecipato al suo primo consiglio di amministrazione del gruppo – potrebbe essere chiamato a prendere importanti decisioni già nelle prossime settimane.
I colloqui tra Farftech e Richemont per la cessione di Ynap
Succede, infatti, che i colloqui tra Farftech e Richemont per la cessione di Ynap (Yoox Net a Porter, la creatura di Federico Marchetti) possano essere estesi anche ad altri soci. Tra cui, per l’appunto, Prada. “Siamo aperti a tutte le opportunità - ha affermato Lorenzo Bertelli - e nvestire nel digital e nelle piattaforme e-commerce è per noi di cruciale interesse. Sono ipotesi da valutare, anche se al momento mi sembra prematuro”.
Ma, al di là delle note di costume, l’annuncio della successione è anche un chiaro segnale agli investitori: l’azienda non si vende, il progetto di multinazionale “di famiglia” prosegue spedito. Un messaggio che, insieme all’obiettivo di raggiungere 4,5 miliardi di fatturato entro il 2026, ha convinto i mercati: le azioni del gruppo alla Borsa di Hong Kong hanno guadagnato oltre il 6% tra ieri e oggi. E se buon sangue non mente...