Economia
Prada paga la tempesta finanziaria cinese:utili giù.Cedola a 11 cents

Prada rivede alcuni meccanismi di funzionamento del gruppo e accelera sugli investimenti per fronteggiare uno scenario di business "incerto". E' il messaggio che Patrizio Bertelli, amministratore delegato di Prada, invia ai mercati nel commentare il bilancio 2015 approvato oggi dal Cda, conti che si sono chiusi con un 330,9 milioni di euro di profitti, in calo del 26% rispetto ai 451 milioni del 2014. Il colosso della moda italiana quotato alla Borsa di Hong Kong (titolo in calo dell’1,54%) distribuirà comunque un dividendo di 11 centesimi di euro per azione, cedola invariata rispetto al 2014. Il duo Prada-Bertelli ha macinato ricavi per 3,54 miliardi di euro, sostanzialmente stabili rispetto all'anno precedente. Il margine operativo lordo è stato di 803 milioni di euro e il risultato operativo a 503 milioni di euro.
Bertelli ha spiegato che il 2016 sarà "ancora caratterizzato da instabilità" e questo "rende incerte le previsioni di breve periodo". "Lo scenario macroeconomico di riferimento per il mercato del lusso - sottolinea - e' stato, per tutto il 2015, influenzato dalla volatilita' dei mercati finanziari nonche' dalle tensioni geopolitiche presenti in diverse regioni del mondo". Si tratta di condizioni "che tuttora permangono", ha aggiunto il manager.
"Con questa consapevolezza - ha affermato ancora - e nell'intento di garantire al gruppo margini soddisfacenti, abbiamo messo in atto una profonda revisione di tutti i processi operativi, i cui risultati, in termini di recupero di efficienza e produttivita', saranno gia' visibili nei prossimi mesi". In particolare, il gruppo di moda e' impegnato a elaborare "nuove forme e metodologie di comunicazione".
"Nel contempo - ha proseguito Bertelli - stiamo continuando a porre le basi per garantire al gruppo Prada una crescita sostenibile nel lungo periodo, con investimenti finalizzati a valorizzare quegli elementi distintivi che caratterizzano la unicita' dei nostri brand".