Privatizzazioni, formula Poste. Rumors: sul tavolo subito l'Eni - Affaritaliani.it

Economia

Privatizzazioni, formula Poste. Rumors: sul tavolo subito l'Eni

Def, il cronoprogramma con cui il Tesoro cederà a Cdp quote in società quotate per 18,5 miliardi


 

Potrebbe poi essere la volta di Enel, cedibile in due ulteriori tranche, per lasciare le residue partecipazioni in Leonardo ed Enav per ultime (sempre che non si voglia cedere anche il 50% detenuto in STMicroelectronics Holding N.V., holding che controlla il 27,5% del produttore italo-francese di semiconduttori), anche per dar tempo al management di portare a termine la riorganizzazione e valorizzazione delle attività dei due gruppi. Ad esempio entrando in nuove joint-venture o scambiando singole attività “non core” contro partecipazioni azionarie in soggetti di più ampie dimensioni delle due società tricolori. Perché tutto questo si realizzi occorrerà tuttavia trovare investitori interessati a rilevare azioni privilegiate di Cdp.

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L’idea sembra essere quella di rivolgersi in prima battuta alle Fondazioni bancarie (già azioniste di Cdp al 15,93%), quindi alle casse previdenziali e ai fondi pensione, infine a investitori istituzionali (banche, assicurazioni e fondi di investimento anche esteri).

Sarà un caso, o forse no, ma la platea pare la stessa che avrebbe dovuto supportare il fondo Atlante e dotarlo di mezzi sufficienti ad affrontare e risolvere la crisi bancaria italiana. Come è andata a finire è sotto gli occhi di tutti, chissà se Padoan con questo nuovo modello di “privatizzazioni all’italiana” avrà più fortuna.

Luca Spoldi