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Economia
Rai, ecco perché il presentatore Fabio Fazio va difeso

'Non so se l'azienda avrebbe retto un impatto così duro come la perdita di Fabio Fazio, che sarebbe andato a La7. Ed è per questo che abbiamo scelto di  firmare il nuovo contratto' sono queste le incredibili e , con tutto il rispetto, imbarazzanti affermazioni di Monica Maggioni, presidente della Rai di fronte alla Commissione Rai.

RAI E FAZIO. UN UOMO INSOSTITUIBILE

Ma in che altra parte del mondo un'azienda pubblica o privata di spettacolo e informazione di 13000 dipendenti è in mano a un uomo solo? Forse l'unica televisione che dipende da un unico personaggio è la televisione nazionale del Venezuela in mano totalmente al suo attore migliore,  il presidente Nicolas Maduro.




 

La Rai, nonostante la tassa del canone pagata da tutti i cittadini italiani chiude da anni i bilanci in perdita ( con l'unica eccezione dell'ultimo). La televisione di Stato  pur godendo di benefici unici nel panorama nazionale non ha saputo reggere alla corsa dell'innovazione e della concorrenza. La presenza di Sky purtroppo ne ha enfatizzato in maniera impietosa i forti ritardi sia in termini di tecnologia che di idee.

RAI E FAZIO. SKY UN CONFRONTO IMPIETOSO

Ed adesso, che il Giverno era finalmente riuscito a mettere un di tetto agli stipendi top, due monumenti come Fabio Fazio e Bruno Vespa hanno gridato allo scandalo rivendicando il proprio ruolo di artisti e non di informatori o giornalisti. Ma molti si potrebbero chiedere come mai l'azienda, nonostante l'imperdibile contributo di tali professionisti, abbia sempre avuto bilanci viranti al rosso? In fondo i singoli programmi sono sempre stati portatori di business. Forse i problemi sono da ricercare altrove e sono di tipo differente. Sono ad esempio i livelli occupazionali abnormi, i costi del lavoro insostenibili e la gestione della macchina magari non del tutto sotto controllo.

RAI E FAZIO. I PROBLEMI RAI SONO ALTRI

Forse gestioni manageriali differenti, utilizzo di energie nuove e meno costose, tecnologie più avanzate , livelli occupazionali rispondenti a logiche di business e non a logiche politiche sarebbero tutti aspetti che permetterebbero alla nostra povera Rai di non rimanere nelle mani di un uomo solo, professionista ma non certo 'Signore degli anelli' come Fazio.

La dichiarazione di questo tipo in bocca al Presidente dell'azienda lascia davvero,perplessi sulla reale capacità di gestione di un'azienda purtroppo pagata da tutti i cittadini italiani. E di fronte alla dimensione del contratto di Fabio Fazio e alla fragilità economica Rai rimane comunque un senso di ingiustizia nei confronti dei tanti ottimi professionisti lasciati al confine e dei tanti contribuenti che ogni anno sono costretti a mettere denaro in una macchina ormai sempre più obsoleta.

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