Economia
Rai Way, utile netto a 50,8 milioni (+2,3%) nei nove mesi del 2020
I risultati finanziari al 30 settembre 2020 della società attiva nella gestione e sviluppo di reti di trasmissione e diffusione radiotelevisiva per la Rai
I risultati finanziari di Rai Way al 30 settembre 2020
Rai Way ha comuinicato i risultati finanziari dei nove mesi al 30 settembre 2020. Nel periodo, i ricavi della società attiva nella gestione e sviluppo di reti di trasmissione e diffusione radiotelevisiva per la Rai, sono pari a 168,0 milioni di euro, in crescita dell’1,4% rispetto ai 165,7 milioni dei nove mesi 2019. I ricavi riconducibili a Rai, pari a 142,8 milioni di euro, beneficiano del crescente contributo dei servizi evolutivi pari a 7,5 milioni, sostenuto dalle attività relative al refarming. I ricavi da clienti terzi si attestano a 25,2 milioni di euro.
Nei nove mesi, l’Adjusted Ebitda è pari a 104,5 milioni di euro, in crescita del 3,9% rispetto ai 100,6 milioni dei nove mesi 2019, in virtù di maggiori ricavi e della riduzione dei costi operativi. Il margine sui ricavi si attesta al 62,2% (60,7% nei nove mesi 2019). Considerando l’impatto degli oneri non ricorrenti (1,1 milioni di euro nei nove mesi 2020 rispetto a 0,1 milioni nei nove mesi 2019), l’Ebitda è pari a 103,5 milioni di euro, in aumento del 3,0% rispetto ai 100,5 milioni dei nove mesi 2019. L’Utile operativo (EBIT) è pari a 70,7 milioni, in crescita dello 0,4% rispetto ai 70,4 milioni dei nove mesi 2019 pur in presenza di fattori one-off quali i sopra citati oneri non ricorrenti e il beneficio registrato nel 2019 derivante dal rilascio di fondi per rischi per 1,6 milioni. L’Utile netto è pari a 50,8 milioni, in crescita del 2,3% rispetto ai 49,7 milioni dei nove mesi 2019.
Gli investimenti di Rai Way, nel periodo esaminato, sono pari a 34,2 milioni di euro, di cui 28,0 milioni legati ad attività di sviluppo in crescita rispetto ai 12,7 milioni nei nove mesi 2019 (di cui 5,8 milioni in attività di sviluppo). Nel periodo, a tali investimenti si somma l’acquisto di azioni proprie – nell’ambito del programma di buyback approvato dall’Assemblea degli Azionisti del 24 giugno 2020 e avviato a partire dal mese di agosto – per un importo di € 7,7 milioni.
Il capitale investito netto è pari a 205,3 milioni di euro, con un indebitamento finanziario netto pari a 41,3 milioni (inclusivo dell’effetto dell’applicazione del principio contabile IFRS-16 per 36,5 milioni) rispetto ai 9,5 milioni al 31 dicembre 2019, confermando – al netto di investimenti di sviluppo, acquisto azioni proprie e pagamento dei dividendi – la forte generazione di cassa ricorrente.
I risultati dei nove mesi dell’anno sono in linea con le aspettative della Società. Sulla base delle informazioni disponibili ad oggi in merito all’evoluzione del Covid-19, nonché alla luce della resilienza dimostrata durante la prima fase dell’emergenza, il Gruppo conferma la previsione per il 2020 così come aggiornata lo scorso 30 luglio (ulteriore crescita dell’Adjusted Ebitda, rapporto tra investimenti di mantenimento e ricavi core in riduzione rispetto al valore del 2019 per effetto della rimodulazione di talune attività e di azioni di efficientamento).
Aldo Mancino, Amministratore Delegato di Rai Way ha dichiarato: “Il terzo trimestre è stato caratterizzato da un’accelerazione delle attività di sviluppo e dei ricavi, con un incremento dell’EBITDA pur in presenza di un trend di progressiva normalizzazione dei costi dopo la consistente riduzione nella prima metà dell’anno legata all’emergenza dovuta al COVID-19. Sul piano operativo, prosegue l’impegno della Società sul progetto di refarming. A livello nazionale l’estensione della rete digitale terrestre ha consentito ad oggi di ampliare ulteriormente la copertura dei canali tematici e delle trasmissioni in HD della RAI. A livello regionale, a seguito delle relative gare indette dal Ministero dello Sviluppo Economico, Rai Way è risultata assegnataria di diritti d’uso di frequenze in Lombardia e Piemonte, in aree quindi caratterizzate da un’ampia offerta televisiva locale. La solidità del nostro modello di business, già dimostrata nella prima fase dell’emergenza sanitaria, ci permette di confermare gli obiettivi per il 2020 e l’impegno nell’implementazione del nostro Piano Industriale.”