Economia
Rcs, perdite da 6 milioni: pesa l'effetto covid. Ma boom di abbonamenti online
RCS, rosso 6,1 milioni nel primo trimestre; ricavi -16,9%. Bene il digital
Rcs sui conti pesa l'effetto covid. Ma è boom di abbonamenti online
RCS Mediagroup chiude i primi tre mesi dell'anno con una perdita netta di 6,1 milioni di euro, contro un utile di 4,9 milioni nel primo trimestre del 2019, a causa dell'emergenza coronavirus, con la flessione delle vendite dei quotidiani sportivi e dei libri. L'Ebit del gruppo editoriale è negativo per 11,8 milioni, mentre l'Ebitda ammonta a 0,3 milioni, in calo dai 22,6 milioni del primo trimestre 2019.
Nel trimestre i ricavi consolidati si attestano a 171,3 milioni, in flessione del 16,9% su base annua, con numeri di traffico e abbonamenti in forte crescita, con i ricavi pubblicitari a 62,9 milioni, dai 77,8 milioni dei primi tre mesi del 2019 (-19,2%). L'indebitamento finanziario netto si attesta a 108,1 milioni, in miglioramento dai 131,8 milioni della fine dello scorso esercizio. Anche in aprile e nei primi giorni di maggio la raccolta pubblicitaria sta segnando un rallentamento sia in Italia sia in Spagna, in particolare per la carta stampata, si spiega dal gruppo.
Lo sviluppo della situazione e i suoi effetti "non sono al momento ancora prevedibili", ma il gruppo "ritiene di disporre di leve gestionali adeguate per contrastare gli effetti dell'emergenza sanitaria nel 2020 e confermare quindi le prospettive di medio-lungo periodo"
Sul fronte Corriere della Sera e' "il primo quotidiano italiano in edicola e online con oltre 35 milioni di utenti unici medi in marzo 2020" e ha superato "i 300 mila abbonamenti, piu' che raddoppiati rispetto a marzo 2019". Per il quotidiano nel primo trimestre la perdita di diffusione in edicola e' stata pari al 4,3% mentre nel mese di aprile sono state confermate le vendite edicola del 2019. L'indebitamento finanziario netto si attesta a 108,1 milioni (131,8 milioni al 31 dicembre 2019), in miglioramento di 23,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2019. Con l'epidemia di Coronavirus anche in aprile e nei primi giorni di maggio la raccolta pubblicitaria sta segnando un rallentamento sia in Italia sia in Spagna, in particolare per la carta stampata.