Economia

Rcs rivede l'utile nel trimestre, la prima volta da 2012. Ma in Borsa va giù

Il gruppo Rcs torna a far utili nel secondo trimestre dell'anno, ma la semestrale è ancora in rosso. Il titolo crolla in Borsa

Rcs rivede l'utile nel secondo trimestre, per la prima volta dal 2012: il risultato netto si attesta a 19,9 milioni, da un perdita di 60,2 milioni nello stesso periodo dell'anno scorso. Senza gli oneri dell'Opas e dell'Opa, pari a 4,2 milioni, l'utile supererebbe 24 milioni. Nel semestre il risultato netto e' ancora in perdita per 2,1 milioni (da un rosso di 95,4 milioni dei primi sei mesi del 2015) e, sottolinea la societa', sarebbe in utile dello stesso ammontare senza gli oneri legali all'Opas di Cairo e dell'Opa di Andrea Bonomi e dei soci storici. Sempre nei sei mesi l'Ebitda (il margine operativo lordo) dopo oneri e proventi non ricorrenti si attesta al 33,9 milioni (da 4,5 milioni) e prima degli oneri e' pari a 40,2 milioni (da 11,7 milioni) superando l'incremento atteso dal gruppo per l'intero 2016.

Tale risultato e' stato raggiunto anche al taglio dei costi e la societa' ''ritiene ragionevole raggiungere gia' nel primo anno di piano l'obiettivo di saving di 60 milioni previsto per fine 2018''. I ricavi sono invece in calo del 2,9% a 504,1 milioni. I ricavi pubblicitari ammontano a 236 milioni, complessivamente in linea rispetto allo stesso periodo 2015: escludendo gli effetti dovuti alle attivita' cessate tra cui Gazzetta TV e Verticali Infanzia in Cina, l'andamento evidenzierebbe una crescita di circa 3 milioni grazie ai risultati dell'Area Sport, di News Spain e degli Eventi Sportivi. I ricavi editoriali ammontano a 193,3 milioni, in flessione di 21,5 milioni rispetto al primo semestre 2015, principalmente per il diverso piano editoriale dei collaterali (senza effetto sul margine) e per il calo delle diffusioni in Italia e in Spagna.

L'indebitamento finanziario al 30 giugno si attesta a 422,4 milioni (contro 526,3 milioni di un anno prima e 487 milioni a fine dicembre) con un miglioramento rispetto a quanto prevedeva il piano per il semestre. La societa' sottolinea peraltro che le attivita' relative alle due offerte pubbliche hanno determinato Oneri non prevedibili, di cui 4,2 milioni, pari a circa il 90% del totale, gia' contabilizzati nel semestre. ''Inoltre, non possono essere allo stato valutati eventuali impatti sul Piano e sui risultati 2016 derivanti dal nuovo assetto azionario'' che vede Cairo Communication come azionista di riferimento.

Nel solo terzo trimestre, che ha visto l'utile dopo 14 trimestri (e' la prima volta dal terzo trimestre 2012) i ricavi netti consolidati si attestano a 284,3 milioni (-1,9% rispetto ai 289,9 a perimetro omogeneo, escluso Area libri, del pari periodo 2015). I ricavi pubblicitari sono in linea rispetto aio tre mesi dell'anno scorso. I ricavi diffusionali ammontano a 98,6 milioni, in flessione di circa 9 milioni, principalmente per il diverso piano editoriale dei collaterali (senza effetto sul margine) e per il calo dei mercati di riferimento sia in Italia che in Spagna. I ricavi diversi crescono del 10,8% principalmente per i buoni risultati dell'Area Sport, del Giro d'Italia e per lo sviluppo dei progetti strategici. L'Ebitda ante oneri e proventi non ricorrenti e' positivo per 43,6 milioni dai 27,2 milioni per secondo trimestre 2015.

Il miglioramento di oltre 16 milioni rispetto al pari periodo dell'anno precedente e' raggiunto principalmente grazie al contributo dell'Area Sport, che raddoppia, e di News Italy. L'Ebitda post oneri e proventi non ricorrenti e' positivo per 37,6 milioni, rispetto ai 20,7 milioni. Alla buona performance dell'Ebitda ha contribuito anche l'impegno sulla riduzione dei costi, che ha generato benefici per oltre 21 milioni nel secondo trimestre che, sommati a quelli dei primi tre mesi, portano le efficienze a circa 35 milioni.

I buoni conti del trimestre non bastano a convincere il mercato. Pesante infatti in Borsa il titolo Rcs che intorno alle 14.00, viaggia in calo del 7,5% a 0,74 euro. Dopo il via libera ai conti, il cda è ancora in corso per deliberare in merito alle richieste avanzate dal nuovo editore del gruppo, la Cairo Communication di Urbano Cairo (al 59,7% nel capitale dopo l'Opas). Cairo ha chiesto la convocazione dell'assemblea per la terza settimana di settembre per rinnovare l'intero board e che già nella riunione di oggi si dimettano 4 dei 9 consiglieri attualmente in carica, in modo da poter far entrare altrettanti rappresentanti del nuovo socio di maggioranza, tra cui lo stesso Cairo.