Recovery, BankItalia:41 mld di investimenti? "Pil +3%,600mila occupati in più" - Affaritaliani.it

Economia

Recovery, BankItalia:41 mld di investimenti? "Pil +3%,600mila occupati in più"

Gli scenari della Banca d'Italia sull'impatto al 2025 dei fondi europei sull'economia del nostro Paese. L'audizione in commissione Bilancio alla Camera

Le maggiori spese per investimenti derivanti dal Recovery Fund, stimate in oltre 41 miliardi all'anno, "potrebbero tradursi in un aumento cumulato del livello del Pil di circa tre punti percentuali entro il 2025, con un incremento degli occupati di circa 600.000 unità". E' uno dei due scenari messi a punto dalla Banca d'Italia illustrati, in un'audizione in commissione Bilancio alla Camera sulle priorità nella destinazione delle risorse derivanti dal Recovery Fund, dal capo del servizio struttura economica, Fabrizio Balassone.

LP 11251896
 

"Entrambi gli scenari - ha spiegato - presuppongono che i fondi disponibili per l'Italia, che si assumono pari a 120 miliardi per i prestiti e a 87 per i trasferimenti, siano utilizzati pienamente e senza inefficenze, con una distribuzione della spesa uniforme nel quinquennio 2021-2025"

Nel primo scenario è stato ipotizzato che tutte le risorse vengano utilizzate per attuare interventi aggiuntivi rispetto a quelli già programmati e che questi riguardino integralmente progetti di investimento, "la forma di spesa pubblica - ha sottolineato - che in base all'evidenza empirica fornisce lo stimolo più elevato alla crescita del prodotto in condizioni normali".

Mentre "nel secondo scenario si ipotizza che una parte rilevante delle risorse, pari al 30%, venga utilizzata per misure già programmate e che la parte rimanente venga destinata solo per circa due terzi a finanziare direttamente nuovi progetti di investimento. Sotto queste ipotesi gli interventi aggiuntivi ammonterebbero a circa 29 miliardi all'anno, di cui solo 19 per investimenti. L'impatto cumulato sul livello del Pil raggiungerebbe quasi 2 punti percentuali nel 2025".

Balassone ha poi sottolineato che "il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza deve fondarsi anche sull'obiettivo imprescindibile di conseguire un sostanziale, progressivo e continuo riequilibrio dei conti pubblici", un obiettivo a cui, ha aggiunto, "può contribuire soprattutto il rilancio della crescita, che sarà possibile solo se le risorse (anche quelle che arriveranno dal Recovery Fund, ndr) saranno impiegate in maniera produttiva. In caso contrario i problemi del Paese sarebbero accresciuti, non alleviati, dal maggiore indebitamento".