Economia

Recovery Fund, 137 progetti: spiccano alta velocità al Sud e riforma del fisco

Il governo è concentrato su come investire i 209 mld in arrivo dall'Europa. Grande attenzione al Sud e alla Scuola

Recovery Fund, 137 progetti: spiccano alta velocità al Sud e riforma del fisco

Il Recovery Fund adesso non è più un'ipotesi ma è un fatto concreto. L'accordo di Bruxelles garantisce all'Italia 209 miliardi, tra soldi a fondo perduto e prestiti. Ma adesso è corsa contro il tempo per presentare all'Ue un progetto di spesa convincente entro il 15 ottobre. Il premier Giuseppe Conte vuole fare in fretta e ha già individuato - si legge sul Corriere della Sera - i 137 progetti. Si va dall'alta velocità al Sud, dalla didattica alle infrastrutture, ma il punto chiave riguarda la riforma del sistema fiscale.

Per questa riforma c’è un piano A in linea con Bruxelles, e cioè un nuovo taglio delle tasse sul lavoro. E un piano B meno ortodosso dal punto di vista comunitario ma sul quale c’è una forte spinta politica: il taglio dell’Iva per gli acquisti con carta di credito e bancomat, dunque in chiave anti evasione fiscale.

Nove punti e 137 progetti - prosegue il Corriere - presentati il 21 giugno, alla fine di quella sfilza di incontri chiamati Stati generali. Sembrava il solito libro dei sogni, quel documento: corposo ma vago il giusto, per dare senso a un appuntamento che in molti, non solo l’opposizione, avevano criticato considerandolo evanescente, inutile se non dannoso. E invece, conferma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, saranno proprio quei 137 progetti la base per disegnare la mappa dell’utilizzo degli aiuti europei. Altri progetti su cui si investirà in maniera consistente saranno le infrastrutture, a partire dall’Alta velocità ferroviaria al Sud, che oggi fa capolinea a Salerno. La digitalizzazione del Paese, che significa non solo dare una scossa alla pubblica amministrazionema anche sciogliere una volta per tutte il nodo della rete in fibra ottica. La riforma degli ammortizzatori sociali, specie di quella cassa integrazione governata oggi da regole troppo macchinose.