Economia
Riforma pensioni, novità al 5 settembre. Aumentano le minime. Cigl no a debiti
Pensioni, riforma: Ape, cosa cambia con la riforma delle pensioni. E sulle minime...
Pensioni basse aumentano. Ma non tutte Incrementi agli assegni minimi. Possibile esclusione per chi ha la reversibilità e l’Isee alto. Riforma Pensioni, novità.
Nella prossima manovra l'aumento delle pensioni minime «ci sarà, in qualche misura sì, dobbiamo trovare la modalità e le forme». Lo ha spiegato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, nel corso del Forum Ambrosetti a Cernobbio. Annuncio che pare un po' elettorale, visto che il governo sta cercando di riguadagnare consensi per in vista del referendum costituzionale.
Comunque si punta a crescre le rendite più basse, l’esecutivo vuol dare un segnale verso le fasce più deboli del Paese. Il Governo sta lavorando forte sul capitolo pensioni che entra nel vivo questa settimana e che sarà discusso con le parti sociali già domani. In rampa di lancio c’è anche l’Ape, la possibilità di finanziare l’uscita anticipata attraverso un prestito erogato dalle banche e garantito dall’Inps, da rimborsare negli anni di pensionamento che di fatto decurta l’assegno di una piccola percentuale rispetto al dovuto. L'Ape diventerà uno strumento flessibile.
Pensioni, riforma: Ape, cosa cambia con la riforma delle pensioni. E sulle minime...
Il dossier pensioni è di due miliardi di euro: coperta stretta per il governo, i tecnici devono restringere la platea delle minime da ritoccare verso l'alto per dare più risorse a chi ne ha realmente bisogno. Urge sfoltire il numero dei beneficiari: fuori dal giro quelli che oltre alla minima, percepiscono l’assegno di reversibilità. Nella scrematura si terrebbe poi conto della situazione reddituale dell’intero nucleo familiare. Così l’utilizzo dell’Isee (l’indicatore patrimoniale delle famiglie) che tiene conto dei redditi percepiti dal coniuge e della ricchezza immobiliare e mobiliare complessiva, porterebbe il numero di coloro ai quali sarebbe aumentata la rendita minima (oggi attorno ai 500 euro al mese) dai 3,5 milioni a circa un milione.
Pensioni: Poletti a sindacati, impegno per massimo consenso
E' importante che la riforma delle pensioni venga "condivisa" con le parti sociali e " noi lavoriamo per trovare il massimo consenso": lo ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti a margine di un incontro alla Festa dell'Unita' di Bologna. "La discussione che abbiamo fatto finora con i sindacati - ha spiegato il ministro - e' stata costruita in termini molto positivi da parte di tutti, quindi, io credo che saremo molto vicini ad una condivisione larga". "Noi lavoriamo per trovare il massimo del consenso ad un'idea - ha sottolineato Poletti - che consiste nel dare una mano sia a chi e' gia' in pensione, quindi il tema delle pensioni minime, e sia a chi deve ancora andare in pensione. In questo senso cerchiamo di superare alcuni elementi che consideriamo di grande ingiustizia come ad esempio il tema delle ricongiunzioni onerose. Poi - ha ribadito il ministro del Lavoro - stiamo lavorando sul tema dell'anticipo pensionistico con un'operazione che da una parte aiuti le persone in difficolta' e dall'altra consenta in modo molto flessibile ai cittadini di valutare se utilizzare questo strumento in una logica di liberta'".
Riforma pensioni, novità al 5 settembre: dalla Cgil no a debiti per poter accedere all'APE
"I lavoratori che pagano un contributo non devono indebitarsi alla fine della vita per avere i loro contributi sotto forma previdenziale". È la motivazione sulla quale la Segretaria generale della Cgil Susanna Camusso basa la contrarietà al meccanismo che il Governo sta preparando per l'avvio dei prepensionamenti. L'anticipo pensionistico (APE) dovrebbe far leva su di un prestito erogato al lavoratore e garantito dall'Inps. La numero uno della Cgil ha sottolineato nel suo intervento a Cernobbio che il problema è nel presupposto all'interno di una simile strategia, perché così impostata risulta iniqua per chi ha già accumulato una vita di versamenti alle proprie spalle. "Penso che l'anticipo pensionistico sia un'idea ingiusta dal punto di vista delle condizioni delle persone, non sono d'accordo" ha ribadito l'esponente della Cgil, evidenziando che il ricorso al settore privato ed i relativi oneri che si verranno a generare possono essere percepiti come "un regalo a banche e assicurazioni".