Risparmio e protezione assicurativa ai tempi del Covid-19: l'Italia che non si arrende - Affaritaliani.it

Economia

Risparmio e protezione assicurativa ai tempi del Covid-19: l'Italia che non si arrende

di G.R.

Oggi la tavola rotonda che prende spunto dal II Monitor Banca Mediolanum-Censis. Doris: "Questa crisi sarà superata come tutte le altre"

Il risparmio e la copertura assicurativa ai tempi del Covid-19: l'Italia che non si arrende

Gli italiani sono stati i più resilienti nell'affrontare la prima ondata dell'epidemia perché spinti da grande energia e voglia di fare. È quanto emerso da “Il futuro è adesso”, la tavola rotonda dedicata al risparmio che prende spunto dal secondo Monitor Mediolanum-Censis dedicato agli italiani e la protezione assicurativa ai tempi del Covid-19. 

Un'Italia che non si arrende, quella tratteggiata dai dati del rapporto, trainata da speranza e un'inedita spinta alla progettualità, alla costruzione di una "terra promessa" da raggiungere quando l'incubo della pandemia sarà giunto al termine.

Stando ai dati, la serenità familiare, la tranquillità economica e il mantenimento o miglioramento del proprio stato di salute sono gli obiettivi di vita principali degli italiani per il futuro.

In un presente segnato dai tumulti dell'incertezza, la protezione sociale assume una connotazione diversa e diventa l'unica forma di certezza economica a cui affidarsi, un antidoto contro la paura necessario per tornare a progettare, investire e crescere.

Ma in cosa si sentono meno sicuri, gli italiani? Considerando il welfare pubblico, le coperture assicurative e mutualistiche e altre eventuali forme di autotutela, dall'indagine è emerso che gli abitanti dello Stivale si sentono più insicuri dal punto di vista della salute e della necessità di ricorrere a prestazioni sanitarie (49,1%), specialmente per quanto riguarda le fasce più aziane della popolazione. A preoccupare gli italiani  sono anche la disoccupazione, la perdita del lavoro e le difficoltà reddituali (31,5%), che interessano soprattutto i più giovani, e  la non autosufficienza (31,1%).

Tra le principali azioni che gli italiani compiranno per affrontare le difficoltà che dovessero presentarsi nella vita, emergono invece il risparmio (50,3%), e l'adozione di atteggiamenti cauti, ad esempio la salvaguardia della salute propria e dei propri famigliari con visite mediche periodiche (47,9%). Anche confidare nella capacità di adattamento della propria famiglia alle nuove necessità rappresenta un valido strumento per far fronte agli ostacoli della vita in tempi di crisi (32,2%).

L'intervento di Francesco Maietta, Responsabile Area ricerche di Censis

"Il report di Mediolanum-Censis - ha spiegato Francesco Maietta, Responsabile Area ricerche di Censis, durante il suo intervento - ci dà la possibilità di seguire in presa diretta una fase eccezionale che stiamo vivendo, un presente scosso da un 'mulinello' di cambiamento che non consente a nessuno di chiamarsi fuori. Il monitor ci fa entrare nella palpitante realtà di questi giorni e ragionare sul dopo".

Maietta ha aggiunto: "Siamo immersi in un clima di sospensione, attesa ma soprattutto disillusione. Il primo lockdown ci ha colto di sorpresa ma, nonostante questo, di fronte a una sfida eguale per il mondo, gli italiani sono stati riconosciuti come i migliori. Perché lo sono stati? Alle tre risorse psichiche che hanno permeato la prima ondata, ovvero voglia di fare ed energie, speranza e progetto comune, quello che il lockdown ha suscitato nel cuore degli italiani è l'amor patrio. L'orgoglio di essere italiani".

Secondo le evidenze raccolte da Censis, come spiegato da Maietta, gli italiani sono convinti di farcela anche nella seconda ondata.

L'intervento di Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum

Durante la tavola rotonda ha preso parola anche il numero uno di Banca Mediolanum, Massimo Doris, che ha puntato la lente sul discorso del risparmio in tempi di crisi: "È ovvio che la preoccupazione per la pandemia faccia rimanere immobili i risparmiatori, quelli che tengono da parte della liquidità per far fronte al 'non si sa mai'. Ma questa crisi, come qualsiasi altra crisi che si è succeduta nel tempo, sarà superata", ha dichiarato Doris. "Chi ha investito diversificando, nel lungo periodo ha sempre guadagnato molto bene. Questa crisi non farà eccezione. Ovviamente, questo se si ha a disposizione liquidità e un lavoro".

"Mantenere da parte una liquidità per far fronte a imprevisti piccoli - ha continuato Doris - è un atteggiamento prudente, ma di fronte a grandi imprevisti non c’è liquidità che tenga. Farlo da soli è difficile: è qui che intervengono le banche e le compagnie di assicurazioni. Banca Mediolanum ha deciso di sviluppare questo settore proprio per evitare che i nostri clienti si trovino in grosse difficoltà a fronte di eventi importanti. Abbiamo lavorato profondamente per andare a coprire la nostra clientela".

L'intervento di Massimo Grandis, amministratore delegato di Mediolanum Assicurazioni

"La protezione è formidabilmente importante", ha spiegato Massimo Grandis, amministratore delegato di Mediolanum Assicurazioni. "Proprio come quando ci mettiamo la cintura di sicurezza in auto, gesto ormai immediato che crea salvaguardia, la protezione ammortizza eventi esogeni che non possiamo dominare. Sono protezioni che, se scelte, consentiranno di uscire meglio da situazioni critiche".

"Specialmente in tempi di crisi come quello attuale - ha proseguito Grandis - gli italiani desiderano avere le spalle coperte, sentirsi nelle condizioni di far fronte a eventi avversi avendo dove ripararsi e trovare sponda sicura. Se questo è il percepito generale, dobbiamo riuscire a costruire come sistema una rete di sicurezza con strumenti individuali e collettivi che permettano a ognuno di noi di vivere in clima in cui la grande certezza che abbiamo maturato è ormai l’incertezza. Oggi nella vita di ciascuno di noi è entrato qualcosa che pone interrogativi per domani stesso".