Economia

Salario minimo ko, il testo delle opposizioni diventa delega al governo

di Redazione

La maggioranza vota un emendamento che affida al governo il compito di varare decreti legislativi sui salari bassi senza menzione di salario minimo

Le opposizioni lasciano l'aula. Unione Popolare presenta 70mila firme per un altro progetto di legge

Dopo la sospensione dell'esame per due mesi, varie raccolte di firme e rinvii in commissione, la maggioranza affossa la proposta di legge unitaria delle opposizioni (a eccezione di Italia Viva) sul salario minimo, quella che prevede una soglia minima di 9 euro l'ora per ogni contratto di lavoro. Lo si legge su Rai News 24. La commissione Lavoro della Camera, con il voto del solo centrodestra, ha infatti approvato un emendamento che sopprime il testo sul salario minimo, trasformandolo in una legge delega al governo.

Così scompare del tutto proprio il riferimento il salario minimo: nella delega non si fa alcun riferimento alla misura. Al suo posto, si affida al governo il compito di varare decreti legislativi per intervenire sui salari bassi, ricorrendo al rafforzamento della contrattazione collettiva e senza escludere la possibilità di una contrattazione di secondo livello. "Il centrodestra vuole reintrodurre le gabbie salariali", è l'accusa del Pd. Il nuovo testo dovrebbe approdare in Aula giovedì, ma è possibile anche uno slittamento dei tempi.

Salario minimo, insorgono le opposizioni 

 

"Continueremo con gli interventi a oltranza, utilizzeremo tutto il nostro tempi a disposizione". Il capogruppo del Pd Arturo Scotto ieri sera annuncia l'ostruzionismo del Pd in commissione Lavoro alla Camera prima del voto sulla delega al governo sul salario minimo. "Avevamo chiesto la presenza della Calderone, una risposta c'era dovuta come educazione e rispetto della funzione parlamentare. Ma ci è stato detto che non è possibile, non avremo conoscenza di quello che pensa il governo", aggiunge Scotto.

A dare manforte alla presa di posizione dem, oltre alla presenza dei deputati di altri gruppi di opposizione come Avs, la stessa segretaria Elly Schlein, che segue i lavori della commissione, e la capogruppo Chiara Braga. "Questa presenza è doverosa, siamo di fronte all'ennesima forzatura con uno stravolgimento del testo. Non vogliono assumersi la responsabilità di dire di no alla nostra proposta e la decisione di dare delega in bianco al governo è grave. Siamo alla stravolgimento totale nel metodo e nel merito", spiega Braga.

Vista l'alta affluenza di deputati dell'opposizione in commissione Lavoro alla Camera, dove si discute del salario minimo, è stato chiesto dal Pd, insieme alle altre opposizioni, di spostare i lavori nella sala del mappamondo. Fonti parlamentari del Pd spiegano che la richiesta è stata negata dal presidente Walter Rizzetto, il quale ha chiesto invece di aprire le finestre. Solo posti in piedi nonostante i commessi abbiano aggiunto altre sedie.