Economia
Sanremo 2025 è una macchina da soldi: fino a 1 milione di euro per uno spot. E debutta uno sponsor stellare
Con Amadeus gli incassi hanno raggiunto livelli mai visti: 67 milioni di euro solo nell'ultima edizione. Per Sanremo 2025 l'obiettivo è superare quella soglia, e le premesse ci sono tutte
Tutti gli sponsor di Sanremo e quanto costa una pubblicità
Sanremo riaccende i riflettori e tutta Italia si incolla alla Tv. Ma il Festival non è solo musica: è una macchina da soldi che macina cifre da capogiro. Ogni anno, tra canzoni, polemiche e gossip, il Festival si conferma come la gallina dalle uova d'oro per Rai Pubblicità. Ma quanto costa davvero farsi vedere nella vetrina più ambita della televisione italiana?
La macchina pubblicitaria di Sanremo è un ingranaggio perfettamente oliato. Già durante la direzione artistica di Claudio Baglioni il Festival aveva iniziato a macinare introiti grazie ai ricavi pubblicitari, ma con Amadeus gli incassi hanno raggiunto livelli mai visti: 67 milioni di euro solo nell'ultima edizione, grazie a uno share monstre del 65,44%. Cifre che hanno reso il palco dell'Ariston un investimento imprescindibile per i brand, pronti a sborsare somme stellari per pochi secondi di visibilità.
E a questo punto sembra scontanto che per Sanremo 2025 l'obiettivo sia proprio questo: superare quei 67 milioni. Le premesse ci sono tutte. I listini pubblicitari sono aumentati del 7%, segnale inequivocabile della domanda crescente. Ma non è solo questione di Tv: la pubblicità sanremese ormai si espande anche sulle piattaforme digitali, da RaiPlay ai social network. Veniamo quindi ai numeri. Rai Pubblicità ha strutturato l'offerta Core Big Screen su otto break pubblicitari, uno di chiusura, una telepromozione (dove potrebbe comparire lo stesso Conti) e un billboard di anteprima.
I prezzi? Dipendono dalla fascia oraria e dalla durata dello spot. Per esempio, uno spot da 15 secondi in prime time varia dai 100 ai 150 mila euro. Ma se si punta alla fascia più ambita, quella delle 23.30, il costo per circa un minuto di spazio schizza fino a 1.166.050 euro. Un pacchetto da 15 secondi fuori break (il primo spot che viene mostrato ai telespettatori dopo l'annuncio della pubblicità), con sei passaggi in tre serate, costa invece 451.640 euro per l’esattezza. Numeri vertiginosi, che testimoniano il potere commerciale di Sanremo.
Ma se la gara tra i cantanti è l’anima del Festival, quella tra sponsor è il motore economico che lo alimenta. Il fenomeno richiama un po' il Super Bowl americano, ma con un’identità tutta italiana. E le aziende lo sanno bene. Per l'edizione 2025 i brand puntano su contenuti ispirati alla musica e ai protagonisti della kermesse, mentre altri ancora sfruttano l’evento per lanciare spot completamente inediti. Tra i main partner della 75esima edizione troviamo Costa Crociere, Dazn che debutta al Festival, seguito da Eni con Enilive, Suzuki, Tim e molti altri. Il punto è semplice: chi vuole visibilità in Italia, a febbraio deve passare da qui. E i marchi lo sanno bene.
Ecco tutti gli sponsor
Tim ritorna al Festival con due spot, uno dedicato alla giovane cantante Mimì e l’altro istituzionale, pensato per rafforzare il nuovo posizionamento del brand. La colonna sonora scelta per la campagna è "Figli delle stelle" di Alan Sorrenti. Costa Crociere, sponsor istituzionale del Festival, ha lanciato la campagna "30 secondi per partire", ideata da LePub. L’iniziativa invita il pubblico a pensare alla vacanza come a un’occasione per staccare dalla routine e immergersi in un’esperienza unica in crociera, un messaggio che si affida alla potenza visiva dei media.
Eni, con i suoi brand Plenitude ed Enilive, è un altro dei main partner dell’evento. Il volto scelto per gli spot è Virginia Raffaele, protagonista degli spot da 60 secondi, trasmessi ogni sera. Suzuki, per il dodicesimo anno consecutivo, è Auto del Festival e sfrutta l’occasione per promuovere la nuova Suzuki S-Cross Hybrid. Generali, presente per il terzo anno consecutivo, porta con sé una nuova campagna pubblicitaria, firmata da VML, che racconta la connessione tra Sanremo e l’importanza della protezione, del benessere e della sicurezza. Anche Veralab, skincare partner ufficiale del Festival per il terzo anno consecutivo, non manca di lanciare una campagna pubblicitaria integrata, che si estende a tv, radio, digital e social.
Coca-Cola, partner per il secondo anno consecutivo, rinnova la sua presenza con attività legate alla Casa Coca-Cola e una campagna pubblicitaria studiata appositamente per gli spazi Rai. Disney+ fa il suo debutto con una campagna intitolata “Le più grandi storie vivono qui”, articolata in cinque spot, uno per ogni serata del Festival, dove vengono promossi i contenuti esclusivi della piattaforma. Dazn, al suo esordio sul palco di Sanremo, lancia la campagna “Non si smette mai di essere tifosi”, ideata da KleinRusso.
Spotify, invece, attraverso uno spot firmato da Dentsu Creative, promuove la playlist ufficiale del Festival, con Mahmood come protagonista della campagna, facendo leva sulla sua immagine musicale per attrarre il pubblico appassionato di musica. Iliad fa il suo debutto a Sanremo con la campagna “Iliad, semplice, trasparente, per sempre”, un messaggio che punta a rafforzare il suo posizionamento come operatore di telefonia "senza fronzoli". Ceres, con uno spot esclusivo firmato da We Are Social, gioca sulle aspettative del pubblico, ribaltandole con ironia e originalità, come da tradizione del brand.
Scavolini lancia la sua campagna "Vivimi", con Laura Pausini come testimonial, raccontando l’incontro tra casa e palcoscenico sulle note di una versione riarrangiata di “Vivimi”, un pezzo che celebra l’essenza della casa come luogo di comfort e bellezza. Zalando, con lo spot “Cosa mi metto per il tuo palco?”, celebra l’amicizia e la moda, mettendo al centro della scena la cantante Madame.