Economia

Sapelli ad Affari: “Basta con le sanzioni alla Russia. Lagarde inadatta"

di Marco Scotti

Per l’economista “non ci sarà alcuna escalation tra Nato e Mosca, ma il sistema punitivo non sta funzionando”

Sapelli: “I tecnici sono una iattura e l’Italia è vassalla degli Usa”

“Non c’è nessun problema con il gas, la Russia ha tutto l’interesse a venderlo, altrimenti non potrebbe far funzionare la sua economia. Ma io sono molto scettico verso le sanzioni, bisogna vincere sul campo contro Mosca”. Il professor Giulio Sapelli a ruota libera parla ad Affaritaliani.it della difficile congiuntura che stiamo vivendo. Nella sua carriera ha insegnato storia economica ed economia politica nelle università europee e delle due Americhe e ha lavorato come consulente e consigliere d’amministrazione in importanti gruppi industriali e finanziari, tra cui Eni, Mps e Unicredit

Professore, quanto è grave il momento che stiamo vivendo?

Se parla del gas, per il momento non ci sono emergenze, il gas c’è e la Russia continua a venderlo perché su quello poggia la sua economia. 

E l’Italia? 

Per una volta siamo messi meglio degli altri, grazie all’intelligenza dell’Eni che ha saputo diversificare gli approvvigionamenti già da tempo, puntando anche sull’Algeria. 

La Russia sta reagendo?

Sta provando a diversificare ma per il momento non ci sta granché riuscendo. Ma è il meccanismo sanzionatorio che non funziona.

Abbandoniamo le sanzioni?

Sì, ma solo perché la Russia va sconfitta sul campo.

Intende in guerra?

Per forza di cose: perché le battaglie perse da Napoleone dipesero per gran parte dalle sanzioni che si ritorsero contro di lui e bloccarono le sue forniture.

Non teme un’escalation che coinvolga la Nato?

Assolutamente no, nessuno ha interesse ad allargare il conflitto. Per questo si è scelto di non applicare la “no fly zone” e per questo si continua a muoversi in un’ottica di circoscrizione del conflitto. Bisogna quindi vincere sul campo ma tenere in piedi le relazione economiche. 

Però così si rischia di spostare ulteriormente verso l’alto la tensione: e se partisse l’atomica?

Come diceva Henry Kissinger la minaccia nucleare è proprio quella che consente di mantenere locali i conflitti.

Le sanzioni non stanno stritolando la Russia?

Mah, gli effetti si vedranno tra qualche mese, ma intanto stanno provando a diversificare.

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