Economia
Scaroni: “Gerry Cardinale è un numero uno". Il cv del nuovo patron del Milan
Il manager al direttore Perrino: “Harvard, Oxford, Goldman Sachs: ha il percorso perfetto, e infatti oggi ha una montagna di soldi e si diverte come un matto”
Paolo Scaroni ad affaritaliani.it: “Ecco perché Gerry Cardinale è un numero uno”
“Non è che uno si sveglia e diventa un numero uno così, senza aver scelto un percorso di carriera corretto”. Paolo Scaroni, storico manager di Eni ed Enel e teorico della managerialità da decenni, ha provato a spiegare quale debba essere l’identikit del dirigente vincente. E l’ha fatto al Festival dell’Economia di Trento, in un appuntamento realizzato da Affaritaliani.it, stimolato dalle domande del direttore Angelo Maria Perrino. Una “accoppiata” non casuale, visto che i due nel 1986 scrissero a quattro mani “Professione manager”, sorta di vademecum per i dirigenti che vogliano disegnare la mappa giusta per diventare numeri uno.
Parlando di Gerry Cardinale, il fondatore di RedBird che da pochi giorni è diventato ufficialmente proprietario del Milan, Scaroni ha notato quali siano i simboli del successo che ha riconosciuto nell’americano. “L’altro giorno – ha spiegato l’ex numero uno di Eni – ho conosciuto Cardinale e gli ho chiesto quale fosse stato il suo percorso. Ebbene: ha un curriculum invidiabile, perfetto per diventare numero uno. Ha studiato a Philadelphia, poi laurea ad Harvard. Ha vinto la Rhodes Scholarship, un riconoscimento che ogni anno viene dato a due studenti americani e che permette di andare a studiare a Oxford. E poi è andato a lavorare in Goldman Sachs, dove è rimasto 23 anni”.
L'importanza di Goldman Sachs
Goldman Sachs, dunque, rappresenta uno dei luoghi più significativi in cui lavorare, fondamentale tra l'atro per avere un avviamento alla professione notevolissimo. Cardinale è stato per oltre 20 anni in Goldman divenendone managing partner. Poi è uscito e ha deciso di intraprendere una sua strada. “Oggi – conclude Scaroni – è un fuoriclasse che ha fatto una valanga di soldi e che si diverte potendosi permettere di comprare il Milan”.