Economia
SDL Centrostudi non è più una start-up, da un'idea al successo
Nella websfera sono proposte quasi settimanalmente selezioni o graduatorie delle start-up italiane più interessanti o (potenzialmente) innovative. Bisognerebbe, però, poi andare a verificare se le promesse, le idee o le intenzioni portano a un successo misurabile economicamente. Chi sicuramente ha ottenuto un successo di questo tipo è la (ormai ex) start-up bresciana SDL Centrostudi SpA che, dal 2010, si dedica alla tutela del consumatore-correntista nei confronti delle anomalie del sistema bancario e finanziario in generale. Come si legge sui siti di riferimento, SDL Centrostudi si presenta, quindi, come “società specializzata nell’analisi dei contenziosi con il sistema finanziario-bancario, al fine di ripristinare la trasparenza nei rapporti economici spesso viziati da anomalie e principalmente dal fenomeno dell’anatocismo”.
Seppur esistessero già altre realtà che si occupano di queste problematiche, SDL è riuscita in poco tempo a diventare leader del settore probabilmente per le elevate e avvalorate competenze dei suoi esperti consulenti. Un successo che è stato confermato dal “Giornale di Brescia” con la pubblicazione del decimo report sui “Bilanci delle Aziende di Brescia” (in riferimento all’anno 2014). Nella lista, composta da 750 nominativi, si contano almeno venti aziende con un ROI (“Return on Investment" che tradotto dall'inglese risulta come "Ritorno sull'investimento” utilizzato per indicare l'indice che identifica la redditività del capitale investito) superiore al 22%. Ebbene, SDL Centrostudi SpA si colloca al vertice delle imprese e dei gruppi con il più alto tasso di redditività in assoluto del bresciano, con un ROI addirittura pari al 69,8%, in crescita di 27 punti percentuali rispetto al 2013, e un ROE - la capacità di remunerare il capitale di rischio che i soci o il proprietario hanno impiegato - del 2333%. Scalzando dal gradino più alto del podio (ottenuto nel 2013) una grossa azienda di commercio all’ingrosso di frutta e verdura e battendo grandi e note aziende di produzione già radicate ne mercato bresciano da molti anni.
Quest’anno, inoltre, alla guida di SDL è arrivato un volto noto anche al grande pubblico per le numerose comparsate televisive, l’ex magistrato Piero Calabrò che nel 1999 emise la prima sentenza in materia di anatocismo bancario ribaltando di fatto la giurisprudenza allora in vigore. Come dichiarato in una lunga intervista rilasciata in questi giorni a “PMI”, il mensile di Assoimprese, Calabrò è “impegnato nel lancio di un nuovo management e nello sforzo di dare energia e contenuti alla nostra realtà, potenziandone decisamente anche le prerogative istituzionali ed etiche”.
Sempre di questi giorni, è la rinnovata convenzione fra SDL e Stato Maggiore della Difesa “per continuare un’attività di tutela da vessazioni bancarie e finanziarie in favore del proprio personale dei Ruoli Militari e Civili delle Forze Armate Italiane (e di tutte le loro famiglie)”.
Insomma, un 2015 che per SDL si chiude con grandi soddisfazioni e con la consapevolezza di essere una delle tante start-up italiane che davvero ce l’ha fatta.
Gaetano Farina