Economia
Stellantis, spunta uno 0,3% in più a Parigi. I soci francesi staccano Exor

john elkann e Carlos Tavares
Exor al 14,4%, gli azionisti transalpini al 15%
Lo Stato francese ha uno 0,3% in più di Stellantis. Sinora Parigi era stata sempre accreditata di una quota del 6,2% nel gruppo automobilistico nato dalla fusione fra Fiat-Chrysler e Psa. In realtà da documenti ufficiali consultati da MF-Milano Finanza risulta che la partecipazione del governo transalpino è superiore e si attesta al 6,5%. Come noto, il 6,2% è in mano a Bpifrance, veicolo di investimento pubblico controllato con il 49,3% ciascuno dalla Caisse des De'p ts et Consignations (Cdc) e dall'ente governativo Epic, che ha nominato nel board di Stellantis il proprio direttore Nicolas Dufourcq. Un altro 0,3% del capitale - e qui sta la novita' - è però in mano alla Cdp francese.
Si tratta di oltre 9 milioni di azioni ordinarie di Stellantis che Cdc ha ottenuto in virtu' della partecipazione indiretta in Psa detenuta tramite le controllate Cnp Assurances e La Banque Postale. I vari possessori delle quote si sono impegnati a condividere l'esercizio del voto accordato agli oltre 202 milioni di titoli Stellantis.
A questi si aggiungono altre 6.558 azioni ordinarie di Stellantis comprate direttamente da Cdc per non meglio specificati "scopi di investimento" e in relazione alle quali l'ente si riserva il diritto esclusivo di voto. Con il 6,5% di Parigi e l'8,5% potenziale dei Peugeot (per ora fermi al 7,2%) la partecipazione dei soci francesi in Stellantis si attesta al 15%.
Exor della famiglia Agnelli-Elkann è il primo azionista del gruppo con il 14,4%. In base agli accordi di fusione, per la verità, Bpifrance ha facoltà di ridurre del 2,5% la propria quota, ma il parziale disimpegno di Parigi da Stellantis non pare all'ordine del giorno.