Economia
Superbonus, la cartolarizzazione del credito d'imposta è la vera alternativa
L'alternativa coinvolge banche e istituzioni finanziarie, che dietro uno "sconto" o una "commissione" si prendono a carico i crediti dello Stato
"Securitisation" o cartolarizzazione dei crediti d'imposta, un'alternativa "a lungo termine" del Superbonus
Nell'articolo Superbonus, pronta la retromarcia: si valuta la cartolarizzazione dei crediti, si fa riferimento ad una possibile cartolarizzazione o "securitisation"? Cos'è? Tecnicamente, la cartolarizzazione del debito è un processo attraverso il quale una o più attività finanziarie indivise ed illiquide, in grado di generare dei flussi di cassa, quali ad esempio i crediti di una banca, vengono "trasformate" in attività divise e vendibili, ossia in titoli obbligazionari denominati Asset Backed Securities (ABS). Classico esempio di cartolarizzazione è rappresentato da una banca che abbia fra le sue attività un certo numero di prestiti immobiliari; se la banca decide di cartolarizzare tali attività allora emetterà dei titoli, che hanno come garanzia quei mutui, che poi verranno venduti a investitori privati o istituzionali.
L'interessante visione di questa possibilità metterebbe in pista nuovamente le aziende che vedrebbero la liquidità entrare nelle loro tasche soprattutto se gli ABS vengono collocati presso gli investitori istituzionali. Questa possibilità ex tempore potrebbe essere considerata valida probabilmente per una sola volta. Le aziende non possono passare il loro tempo a tavoli di negoziazione o attendere mesi per avere liquidità. Domanda qual è la proposta alternativa? Già in un precedente articolo ebbi a suggerire di coinvolgere banche e istituzioni finanziarie che dietro uno “sconto” o una “commissione” si prendono in carico i crediti d'imposta, ben sapendo che chi li ha emessi è lo Stato ergo non ci sono scusanti di sorta. Per concludere vorrei riaffermare la necessità di un borsino per lo scambio dei crediti d'imposta, ben regolamentato e controllato.