Economia

Tassi giù, il settore immobiliare vede la luce: "Ci aspettiamo un 2025 positivo"

di Samuel Botti

Landoni (Kiron-Tecnocasa): "Già nel secondo trimestre c'è stata una risposta positiva. Ci aspettiamo un 2025 con prospettive positive e molto più dinamico". L'intervista

Tassi giù, il settore immobiliare vede la luce: "Ci aspettiamo un 2025 positivo"

I tassi di interesse sono in costante diminuzione da oltre un anno. Secondo l'ultimo rapporto mensile dell’Associazione Bancaria Italiana, il tasso medio dello scorso ottobre si è attestato al 3,28%, registrando una ulteriore lieve diminuzione rispetto al mese di settembre 2024, pari al 3,31%. Tutta un’altra storia dunque rispetto al 4,42% di dicembre 2023. E' bastato un anno per tagliare via oltre un punto percentuale, grazie agli interventi applicati dalla Banca Centrale Europea. A fornire un ulteriore stimolo agli italiani nell’acquisto di una prima casa potrebbe giocare un ruolo anche la proroga del mutuo Consap, che garantisce diverse agevolazioni agli under 36 che dispongono delle caratteristiche per accedervi.

Scenari dunque apparentemente positivi per il settore immobiliare. Ne abbiamo parlato con Renato Landoni, Presidente di Kiron Partner SPA, società di mediazione creditizia del gruppo Tecnocasa. "Tassi in diminuzione? Il mercato immobiliare reagisce bene. Per il 2025 prevediamo ulteriori ribassi". L’intervista.

Landoni, come sta reagendo il mercato immobiliare al costante calo dei tassi di mutuo?

Il mercato sta andando abbastanza bene. Dopo il primo trimestre con un dato negativo a livello nazionale, già il secondo trimestre esprime un valore positivo perché cresce quasi del 7%.  I dati di quest’anno usciranno a fine marzo 2025, ma tendenzialmente i volumi saranno più o meno uguali a quelli dell'anno scorso, intorno ai 42-45 miliardi. Parlo ovviamente di mutui casa e surroghe. Teniamo presente che il mercato delle surroghe occupa circa il 10% del mercato. Quindi, siamo intorno ai quattro miliardi e mezzo di surroghe.  Dopo un periodo di tassi alti,  i valori stanno nettamente diminuendo già da qualche mese e stanno ritornando competitivi. Abbiamo tassi fissi intorno al 2,7% e un tasso variabile intorno al 4-4,2%.

E le banche?

Le banche a livello di offerta continuano a proporre prodotti competitivi. C'è poi il sostegno dello Stato con i mutui Consap, che aiutano i giovani a ottenere percentuali di intervento superiore all’80% se hanno determinate caratteristiche.

Qual è la sua previsione per il futuro?

Salvo il fatto che la BCE potrebbe ritoccare qualcosa in quest'ultimo mese dell'anno, tra novembre e dicembre, i tassi saranno molto più stabili il prossimo anno, con ulteriori lievi diminuzioni. Per quanto riguarda le agevolazioni per famiglie e giovani under 36, salvo cambiamenti significativi a livello generale e a livello politico, sono comunque confermate. Questo è un incentivo ulteriore che favorisce la domanda. Le condizioni economiche globali, tutto sommato, non stanno andando malissimo e le banche sono propense ad erogare. Ci aspettiamo un 2025 con prospettive positive. Molto più dinamico rispetto alla prima parte di quest'anno, secondo noi con volumi leggermente in crescita nel 2025.  L'unico elemento da tenere in considerazione è che le politiche del credito faranno sì che ci sia un mercato molto più attento in termini di qualità del portafoglio da parte delle banche.

È un buon momento per acquistare o vendere casa?

Io direi di sì. I tassi sono in diminuzione, e per chi ha le caratteristiche per ottenere un finanziamento, sia con le agevolazioni under 36 o senza agevolazione, è un periodo adatto per comprare casa. Credo che l'acquisto della prima casa in Italia sia sempre importante, e tendenzialmente non ci sono periodi in cui è sconsigliato comprare. Vista l’attuale situazione economica, non ci si può aspettare che una significativa diminuzione dei prezzi nel breve periodo.
 
Avete registrato cambiamenti significativi in seguito alla direttiva europea sulle case green?

L'unica cosa che abbiamo notato è un aumento dell'offerta da parte delle banche sui mutui green. Tuttavia, dall'altra parte c'è un maggior controllo: ci risulta che sui mutui green c'è una maggiore attenzione sulla qualità dell'immobile, che naturalmente deve avere determinate caratteristiche. Di conseguenza, la BCE ha avvertito le banche d’Italia di stare molto più attenti e di eseguire delle valutazioni più oggettive sulla struttura e la tipologia dell’immobile. Questo è un settore che nei prossimi anni sarà molto importante perché le banche andranno sempre di più verso questo tipo di prodotto. Stanno già offrendo tassi leggermente più competitivi rispetto al tasso medio che abbiamo.