Economia

Il costo dei mutui salirà fino al 6%. Tutto grazie alla signora Lagarde

Effetto rialzo tassi, l'analisi della Fabi

Dal 2018 a ottobre 2022, il credito alle famiglie è aumentato di 54 miliardi, con un aumento dell'8,6% che ha portato lo stock da 626,2 miliardi a 680,2 miliardi. Le maggiori accelerazioni sono state conseguite nei comparti mutui prima casa e prestiti al consumo mentre un calo - seppur contenuto - si e' concentrato nel comparto "altri finanziamenti".

Nei primi 10 mesi dell'anno in corso, i finanziamenti delle banche alle famiglie sono cresciuti in media del 2,6%, contro un 1% di aumento dei prestiti alle imprese. Sebbene l'incremento complessivo sia un segnale di tenuta del sistema dei finanziamenti, l'analisi degli ultimi dati disponibili mostra segnali di preoccupazione e tensione, per tutte le categorie, ma con particolare riferimento al sistema produttivo del Paese che è sull'orlo di un nuovo credit crunch generato dai tassi.

In particolare, per quanto concerne le famiglie, ad ottobre si è registrato un aumento complessivo dei finanziamenti di scarsi 900 milioni, da 663,2 miliardi a gennaio 2022 a 680,3 miliardi a ottobre: tale incremento è stato favorito dal solo rialzo dei prestiti per acquisto casa per 14,9 miliardi (+3,6%), accompagnata da una modestissima crescita registrata dei prestiti al consumo, aumentati di 3,6 miliardi.

Per le imprese italiane, il calo dei prestiti nei dieci mesi è evidente in tutte le categorie. Nel solo mese di ottobre è diminuito complessivamente di quasi 10 miliardi, portando lo stock totale da 660,5 miliardi a 667 miliardi. I prestiti a breve scadenza sono diminuiti di ben 5,5 miliardi (-3,5%) da 156,7 miliardi a 151,2 miliardi, mentre i prestiti fino a 5 anni subiscono una frenata di 1,4 miliardi (-0,9%) da 159 miliardi a 157,7 miliardi. Anche il comparto dei finanziamenti a lungo termine subisce una battuta d'arresto, con una riduzione di 2,5 miliardi (+0,7%) da 360,9 miliardi a 358,1 miliardi.