Economia
Tesla, l'ennesima beffa di Musk: vende azioni a 1000 dollari e le ricompra a 6

Il magnate sudafricano non smette di stupire e, sfruttando il diritto di stock option, riesce a guadagnare il 99,4% riacquistando le proprie azioni
Tesla, Elon Musk beffa tutti: vende (come promesso su Twitter) le proprie azioni a 1.060 dollari, ma le ricompra a 6
Elon Musk riduce la sua quota in Tesla, anzi no. Era tutta una strategia. Dopo il sì degli utenti di Twitter al “referendum” via social condotto dal magnate sudafricano circa la possibilità di vendere il 10% del suo pacchetto di azioni Tesla, l'imprenditore sudafricano, come rivelano i documenti trasmessi alla Sec (la Consob americana), ha in effetti provveduto a collocare sul mercato (direttamente o attraverso il suo trust) un pacchetto di titoli per un valore totale di 5,5 miliardi di dollari.
Nonostante il crollo innescato proprio dall'annuncio della operazione avviata da Musk, le azioni sono state messe sul mercato a valori superiori ai 1000 dollari l'una. Ma la cessione del pacchetto, condotta anche per ragioni fiscali, è stata in realtà accompagnata da un parallelo acquisto di 2.154.572 di azioni, dal momento che Musk ha esercito un diritto di stock option: e in questo caso il prezzo pagato, in base al “vecchio” accordo, è stato enormemente più conveniente. Il valore, infatti, è di 6,24 dollari ad azione. Musk, dunque, ha "ricevuto" uno sconto del 99,4% sulla chiusura di ieri (con una risalita a 1067 dollari).
Un “doppio colpo”, insomma, che ha permesso al patron di Tesla di monetizzare parte del suo pacchetto azionario, riacquistandolo in parte con un enorme beneficio economico, dal momento che i “nuovi” titoli, acquistati per meno di 14 milioni di dollari, ora valgono già 2,3 miliardi. In realtà, comunque, secondo quanto emerge dai documenti che descrivono nel dettaglio le cessioni, la vendita e l'esercizio delle opzioni di lunedì sono state effettuate come parte di un piano prestabilito dal Ceo quasi due mesi prima che sollevasse l'idea di una vendita su Twitter.
Tali accordi commerciali, denominati piani 10b5-1, sono progettati per consentire ai dirigenti di vendere in base a un programma predeterminato senza entrare in conflitto con le regole di insider trading. Musk aveva già preannunciato a settembre che si aspettava di esercitare le opzioni in scadenza nel 2022 nel quarto trimestre, una mossa che avrebbe innescato quella che ha definito un'enorme passività fiscale.