Economia
Tim, la partita della rete fra Genish e Ibarra. Con l'incognita golden power

11 gruppo telefonico ancora senza ceo. Nella società Cdp-Enel un possibile ruolo per Ibarra. Rumors
Due manager si scaldano per la delicata partita della rete di nuova generazione in Italia. Uno è Maximo Ibarra, dirigente che a giugno ha lasciato la guida di Wind-Tre dopo aver completato la fusione e che era finito anche nel mirino dei francesi di Vivendi prima che venisse scelto Flavio Cattaneo come ceo di Tim.
L'altro è l'israeliano Amos Genish, direttore generale in pectore di Tim che Vincent Bolloré ha indicato come nuovo capo operativo dell'ex monopolista. In attesa di capire come si muoverà il governo sull'affaire Vivendi-Tim con la carta della golden power (Palazzo Chigi dovrebbe alzare il velo sulla questione a metà settembre), Ibarra e Genish, secondo le indiscrezioni, saranno i due dirigenti che subentreranno ai vertici dei due gruppi nelle cui mani passa il futuro della telefonia in Italia.
Ibarra pare che possa andare a prendere il posto del Ceo Tommaso Pompei in Open Fiber, società costituita da Enel e Cdp e che il presidente Franco Bassanini vorrebbe dialogante con Tim per costruire la nuova infrastruttura, accantonando l'iniziale progetto in versione "stand alone".
Genish, invece, ha lasciato gli incarichi in Vivendi ed è in attesa di ottenere il permesso di soggiorno per lavorare in Italia. Quale sarà il mandato che riceverà da Bollorè ancora non è chiaro. Le voci - più volte smentite da Tim - riportano che l'israeliano potrebbe essere quello di vendere il Brasile e negoziare la cessione della rete, per deconsolidare debito e fare cassa da investire nella costruzione della media company paneuropea. Prima però c'è il passaggio di settembre quando il duo Gentiloni-Calenda si pronuncerà sulla possibilità che la rete internazionale (Telecom Sparkle) resti nelle mani dei francesi.
In queste ore, secondo i rumors, è in fase di convocazione il comitato nomine e remunerazione Tim che potrebbe riunirsi tra domani e dopodomani, comunque entro la settimana. Sul tavolo c'è proprio la necessità di rimettere ordine al vertice dove attualmente c'e' il presidente Arnaud de Puyfontaine che ha ricevuto temporaneamente le deleghe lasciate dall'a.d. Flavio Cattaneo, tranne quelle su sicurezza e Sparkle affidate al vice presidente Giuseppe Recchi.