Economia

Trieste: le cabinovie di Fuksas non partono, ma gli utili 2022 lo consolano

di Andrea Giacobino

La giunta del comune di Trieste, guidata da Dipiazza (FI), ha cassato le stazioni di cabinovie per la città progettate dall'"archistar” Massimiliano Fuksas

Fuksas è l’anima di due società basate a Roma, la Fuksas Architecture e la Red Star

L’ “archistar” Massimiliano Fuksas ha di che consolarsi del fatto che la giunta del comune di Trieste guidata dal sindaco Roberto Dipiazza (Forza Italia) ha cassato qualche giorno fa le stazioni di cabinovie per la città che dovevano essere piazzate al porto e che erano state progettate dall’architetto con un lavoro costato 135mila euro. Fuksas, infatti, è l’anima di due società basate a Roma, la Fuksas Architecture e la Red Star la cui proprietà è della moglie Doriana Mandrelli.

Massimiliano FuksasMassimiliano Fuksas

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I bilanci 2022 delle due società da poco approvati, infatti, mostrano affari a gonfie vele visto che la Fuksas Architecture (controllata dalla Red star) lo scorso anno ha visto i ricavi balzare a oltre 7,8 milioni di euro dai 4,1 milioni del 2021 tanto che l’utile è schizzato da 303mila euro a 2,3 milioni che interamente riportato a nuovo ha determinato un patrimonio netto di 3,3 milioni e anche la liquidità è salita da 598mila euro a quasi 950mila euro pur se i debiti sono progrediti da 2,5 a 3,4 milioni (di cui 2,5 milioni sono quelli verso i fornitori). Positivi anche i numeri della controllante Red Star che nel 2022 ha segnato ricavi per 1,2 milioni.