Economia
Ue, Borse scommettono sul Recovery. A Milano corrono le banche.Spread a 156
Occhi puntati su Bruxelles. L'euro vola ai massimi da marzo
Le Borse europee scommettono sulla 'fumata bianca' tra i leader Ue nel difficile negoziato sul Recovery Fund e chiudono quasi tutte in rialzo la seduta dopo le incertezze della mattinata. I mercati attendono cosi' l'esito della maratona, in corso da giorni, per capire la reale entita' degli aiuti che l'Europa mettera' in campo per ripartire dopo l'emergenza Covid e, soprattutto, a quali condizioni per i Paesi membri, con il premier Giuseppe Conte che si dice 'cautamente ottimista' prima di entrare alla nuova sessione plenaria (slittata piu' volte, ora prevista alle 18).
In attesa di notizie rassicuranti da Bruxelles, a trainare il Ftse Mib ci ha pero' pensato il risiko bancario, con l'indice in rialzo dell'1% che si conferma ai massimi da inizi marzo. La speranza di un accordo ha favorito anche i titoli governativi, con il rendimento del BTp 10 anni sotto l'1,1% e lo spread giu' a 155 punti. Le attenzioni di Piazza Affari si sono cosi' concentrate sul futuro assetto del credito, con Ubi che ha guadagnato il 14% a 3,7 euro per azione dopo che Intesa Sanpaolo (+1,2%) ha migliorato, con una proposta anche in contanti, l'offerta pubblica per arrivare al controllo del gruppo (e i valori di Ubi si sono praticamente allineati alla nuova proposta). In rapida salita anche Banco Bpm (+5,5%) grazie alle indiscrezioni che la vedono in combinazione con UniCredit (con cui ci sarebbero stati contatti al vertice) o Mps (+15%).
Sul mercato valutario si e' rafforzato l'euro che - dopo aver toccato i massimi da inizi marzo - verso fine seduta incrocia il dollaro a 1,1443 (1,1433 venerdi' in chiusura) mentre la divisa unica vale 122,703 yen (122,44), con il rapporto dollaro/yen a 107,225 (107,10). Giornata fiacca, infine, per il greggio: il Wti di agosto e' scambiato a 40,5 dollari al barile (-0,2%), il Brent di settembre a 43,1 dollari (-0,1 per cento).
Sul principale indice milanese ha pesato per lo 0,32%, lo stacco del saldo (0,168 euro per azione) del dividendo 2019 di Enel che ha chiuso in fondo al paniere (-1,3%). Tra i migliori titoli del Ftse Mib, dopo le banche, si e' piazzata la holding Atlantia (+5,1%) in attesa che si definiscano i dettagli del riassetto per Autostrade per l'Italia e, soprattutto, si stabilisca un valore degli asset in concessione.
Non a caso gli acquisti si sono concentrati anche su Poste Italiane, che ha guadagnato a fine seduta anche lei il 5,1% visto che tra i possibili investitori si continua a parlare di Poste Vita e F2i. Tra i pochi titoli in rosso Pirelli (-0,8%). Gli investitori hanno invece premiato il settore del risparmio gestito con Azimut (+3,6%) e Finecobank (+1,7%) promossa da diversi analisti.
Seduta positiva per Tim (+1,8%) con le case di investimento che giudicano positivamente la possibilita' di rilevare gli asset di telefonia mobile della brasiliana Oi per la quale l'azienda, attraverso Tim Brasil, ha presentato una offerta vincolante insieme a Telefonica Brazil e a Claro.