Economia

Uk, Liz Truss fa marcia indietro: niente taglio delle tasse per i più ricchi

"La rimozione dell'aliquota fiscale del 45% ha messo in ombra la nostra missione di affrontare le difficoltà": il dietrofront della leader britannica

Regno Unito, il pacchetto fiscale stanziato per tagliare le tasse ai più ricchi aveva mandato in tilt i mercati 

Primo dietrofront del governo britannico sulla proposta di taglio dell'aliquota più alta dell'imposta sul reddito: appare chiaro  che "la rimozione dell'aliquota fiscale del 45% ha messo in ombra la nostra missione di affrontare le difficoltà del nostro Paese. Per questo motivo, vi annuncio che non la porteremo avanti", ha twittato il Ministro delle Finanze Kwasi Kwarteng, confermando il passo indietro del governo. La mossa sul taglio delle imposte aveva scatenato oltre che le forti critiche del partito conservatore, anche turbolenze agghiaccianti sui mercati.

Dopo l'annuncio di Kwarteng, è arrivato anche l'intervento della premier britannica Liz Truss che ha affermato: "Abbiamo capito e abbiamo ascoltato, ora il nostro obiettivo è costruire un'economia ad alta crescita che finanzi servizi pubblici di livello mondiale, che aumenti i salari e crei opportunità in tutto il Paese". Kwarteng ha poi detto che non si dimetterà dopo questa inversione di rotta e ha rifiutato di ammettere che si sia trattato di un errore: "Quello che ammetto è che si è trattato di un'enorme distrazione su quello che era un pacchetto forte", ha sottolineato. Il ministro dell'Economia aveva proposto di eliminare l'aliquota del 45% applicata ai britannici che guadagnano più di 150.000 sterline (167.400 dollari) all'anno.

E il passo indietro è arrivato dopo che gli ex ministri Grant Shapps e Michael Gove hanno espresso la loro opposizione ai tagli fiscali non finanziati presentati dal governo il 23 settembre nel "piano di crescita". Questo piano ha scatenato una crisi di fiducia degli investitori, colpendo il valore della sterlina e i prezzi dei titoli di Stato e scuotendo i mercati globali a tal punto che la Banca d'Inghilterra è dovuta intervenire con un programma da 65 miliardi di sterline, 73 miliardi di dollari, per sostenere i mercati.

Sebbene l'eliminazione dell'aliquota fiscale massima costituisse solo circa 2 miliardi di euro su un piano di riduzione delle tasse da 45 miliardi di sterline, era l'elemento più appariscente di un pacchetto fiscale che doveva essere finanziato con prestiti pubblici, senza che Kwarteng avesse spiegato come sarebbe stato pagato a lungo termine.

A questo punto "il nostro focus è rivolto a costruire un'economia ad elevata crescita che finanzi servizi pubblici di massimo livello, aumenti i salari e crei opportunità in tutto il Paese", ha affermato la premier britannica Liz Truss su Twitter. 

Regno Unito, anche la sterlina dopo una breve fiammata fa dietrofront 

Immediata la reazione della sterlina che dopo un breve picco in rialzo dell'1%, ha virato a +0,28% sul dollaro. Si tratta comunque di un rialzo: già la settimana scorsa la sterlina è tornata ai livelli precedenti al crollo dovuto al maxi piano di tagli di tasse del governo, grazie anche all'intervento della Boe. 

Regno Unito, il commento di Fratoianni: "Bene il dietrofront, il Cdx ne tenga conto" 

"In queste ore il governo conservatore inglese torna indietro sull'assurda iniziativa di tagliare massicciamente le tasse ai più ricchi del Regno Unito. Una buona notizia. E mi auguro che ne terrà conto anche la destra italiana dato che ha nel proprio programma questa idea con la flat tax",  ha affermato Nicola Fratoianni dell'Alleanza Verdi Sinistra dai microfoni di Rainews.

"Quello che servirebbe, prosegue il leader di Sinistra Italiana, è quello che ha fatto in questi giorni in Spagna il governo dei socialisti e di Podemos, e che ha fatto il contrario di Londra: ha introdotto una misura che prevede un contributo di solidarietà da parte dei milionari per abbassare le tasse ai ceti popolari e medi". 

"E questo dopo aver prodotto una legge, conclude Fratoianni, che ha tagliato significativamente il numero dei tipi di contratto precario esistenti e ha portato il contratto a tempo indeterminato alla sua funzione prevalente".