Economia

Unicredit, nel primo trimestre utile a 1,2 miliardi

L’istituto di credito ha approvato il bilancio: bene la posizione patrimoniale con Cet1 Ratio al 14%

Unicredit, Orcel: uscire dalla Russia è complesso

"Un'uscita dalla Russia è complicata, le soluzioni alla nostra posizione nel Paese sono complicate. Abbiamo però preso una decisione nel primo trimestre che ci permette di considerare tutte le opzioni senza un ulteriore impatto sul nostro capitale". Lo ha detto l'ad di Unicredit, Andrea Orcel, in conference call con le agenzie di stampa, presentando i risultati del primo trimestre. Il gruppo ha ridotto la propria esposizione verso la Russia di 2 miliardi di euro.  "Su queste basi possiamo esaminare e attuare le migliori opzioni per risolvere la nostra presenza in Russia senza la pressione di subire impatti sulla nostra posizione di capitale. Questo ci dà il tempo per valutare l'opzione migliore. Ci è chiaro dove i nostri stakeholder vogliono che andiamo e stiamo lavorando in quella direzione", ha aggiunto.

I conti di Unicredit: utile a 1,2 miliardi

Venendo al bilancio, UniCredit ha ottenuto risultati finanziari trimestrali significativi in tutte le aree di business. I conti, infatti, presentano diversi punti d’eccellenza, a partire dall’utile netto, che nei tre mesi ha toccato gli 1,2 miliardi. I ricavi, in aumento del 7,9% anno su anno, sono arrivati a 4,7 miliardi.
Naturalmente, la preoccupazione per quanto sta succedendo in Ucraina rimane, nonostante i conti estremamente soddisfacenti. Per questo si è scelto di procedere a rettifiche prudenziali per 1,3 miliardi  quasi interamente verso la Russia. UniCredit, comunque, è in posizione di assorbire eventuali ricadute macroeconomiche grazie alla robusta solidità patrimoniale – arrivata al 14% - e alla qualità dell’attivo, inclusi consistenti overlay per rettifiche su crediti. Il Cet1 ratio di gruppo per il primo trimestre si è attestato al 14%, al di sopra del target 2022-2024 del 12,5-13% , assorbendo 92 punti base di impatto sul capitale legati alla Russia (dei quali 50 punti base legati alla partecipazione e 40 punti base frutto dell’applicazione di coperture prudenziali per circa il 30 per cento sull’esposizione netta cross-border).

Occhi puntati sull'M&A e sul consolidamento in Italia

La posizione di Unicredit sulle possibili operazioni di acquisizione "non è cambiata". Lo ha ribadito l'a.d. del gruppo bancario, Andrea Orcel, oggi nella call con le agenzie. "L'M&A deve soddisfare tre condizioni: le operazioni devono essere un acceleratore, devono inserirsi nella nostra strategia e devono portare valore. Se è così le faremo, altrimenti no". Saranno più probabili in Italia o all'estero? "Al momento - è la risposta - consideriamo più probabile continuare a eseguire il nostro piano organico di crescita".

Per quanto riguarda le cedole, durante l’assemblea ordinaria dello scorso 8 aprile gli azionisti hanno approvato una distribuzione complessiva di 3,75 miliardi relativi all’esercizio 2021, che comprende 1,2 miliardi di dividendi in contanti già distribuiti più 2,6 miliardi sotto forma di riacquisto di azioni proprie. La programmata prima tranche 2021 del riacquisto di azioni proprie per 1,6 miliardi ha ottenuto l’approvazione degli organi di vigilanza e la banca intende avviarla il prima possibile, mentre il restante riacquisto per 1 miliardo di azioni proprie è subordinato alla performance della Russia. Il dividendo in contanti e la tranche iniziale del riacquisto di azioni proprie costituiscono un rendimento del 20%.

“I primi mesi del 2022 – ha aggiunto Orcel - sono stati contraddistinti da un’estrema incertezza geopolitica e macroeconomica. UniCredit  sta entrando in questa fase, in cui si prospettano sfide per l’economia globale dovute a fattori come il conflitto in  Ucraina e le sue più ampie ripercussioni, con un modello resiliente e profittevole, una prudente capitalizzazione e  con accantonamenti già in essere. Tutto questo ci rende fiduciosi riguardo le nostre capacità di realizzare il Piano  Strategico 2022-24 e di continuare a supportare le nostre comunità, i nostri clienti e il sistema finanziario durante  questo periodo turbolento”.

 


 

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