Economia

UniCredit, pioggia di buy sul titolo. Ma il piano è ancora una promessa

Sebbene con il passo della tartaruga, Jean Pierre Mustier inizia a incamminarsi verso il vero obiettivo del piano industriale Team 23, ovvero far apprezzare il titolo in modo da portare il rapporto capitalizzazione di mercato/patrimonio netto tangibile di UniCredit a livello di quello delle grandi banche del Vecchio Continente per giocare un ruolo da protagonista nel grande risiko bancario europeo. Un apprezzamento che per il momento è solo sulla carta dei report degli analisti. 

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In attesa che anche la Borsa risponda in maniera adeguata (da quando la banca ha presentato a Londra le nuove strategie il 3 dicembre, il prezzo delle azioni è cresciuto di circa il 3%), è nelle analisi degli analisti  finanziari che il titolo, inserito nelle liste “Buy” (comprare, ndr), viene visto crescere in maniera sostanziosa.

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Rispetto ai corsi odierni a Piazza Affari, gli analisti della banca americana Goldman Sachs per esempio vedono in futuro una cavalcata del 37%, un potenziale margine di apprezzamento che proietta il titolo a quota 17,5 euro, nuovo target price (da 16,9 euro nelle precedenti stime). Un re-rating che per gli analisti di GS è supportato anche da “un ritorno a una politica di distribuzione che converge verso la media del settore".

Secondo le guidance fornite nel piano industriale, Mustier conta di realizzare un utile di 5 miliardi al 2023 partendo dai 4,3 del 2020. Risultati che per il banchiere francese anche grazie a un significativo intervento sui costi consentiranno alla banca di assicurare agli azionisti 6 miliardi di dividendi cash e 2 miliardi con il riacquisto di azioni proprie (la prima tranche di buyback da 470 milioni circa già a valere sul 2019). Una distribuzione di capitale del 40% dell’utile atteso nei primi tre anni, che salirà poi al 50% nel 2023.

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"Per noi l'aspetto positivo chiave del nuovo piano è la maggior prevedibilità dei flussi di cassa futuri per gli azionisti: l'enfasi sul controllo dei costi e dei rischi, anziché sulla crescita dei ricavi, diminuisce il rischio di breakeven. Non solo. Vengono restituiti più utili con la politica di rendimento del capitale di UniCredit  che converge verso la media del settore e aumenta il grado di prevedibilità del rendimento del capitale", ha spiegato a riguardo Goldman Sachs che ha aumentato dell'1-2% le stime sull'utile netto 2021-2024.

Mentre "le stime sugli utili per il 2019-2020 sono state ridotte per tener conto degli oneri di ristrutturazione per finanziare i futuri risparmi di costi”. UniCredit è finita sotto la lente anche degli analisti di Ubs che hanno portato il rating a "Buy" dal precedente neutral, con prezzo obiettivo che passa da 12,8 a 14,9 euro. Gli analisti della banca elvetica citano la "miglior visibilità sugli utili e il maggior ritorno di capitale", il tutto a fronte di prezzi di Borsa "non cari".

Nello scenario migliore la valutazione su UniCredit è posta a 16,8 euro, in quello peggiore a 11,2 euro. Ora, il consensus degli analisti su Bloomberg indica per UniCredit l'86,2% di rating Buy e il 13,8% Hold (tenere, ndr) e da inizio anno il titolo è salito di circa il 29%. In Piazza Gae Aulenti ora attendono che le indicazioni degli analisti vengano raccolte dal mercato.