Economia
Unipol vuole il 20% di Popolare di Sondrio. E sul matrimonio con Bper...
Richiesta alla Bce per accrescere il pacchetto azionario fino al 20%. Ecco perché è la mossa che potrebbe dare il via al risiko bancario
Mentre, infatti, continua a languire la situazione di Mps e le (presunte) nozze con il BancoBpm, la necessità di consolidare gli istituti di credito (che oggi beneficiano di valutazioni molto elevate) rimane cogente. Per quanto riguarda Siena, ogni sparata in un senso o nell’altro determina fluttuazioni del titolo che non fanno certo bene alla banca più antica del mondo. E l’idea di mettere in vendita il 15% dell’istituto da parte del Mef, in modo da iniziare una graduale discesa sotto il 50% delle azioni, mette a rischio la capitalizzazione: quando Axa cedette i suoi titoli, infatti, la caduta della valutazione fu davvero notevole.
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Ma torniamo a Unipol. Il gruppo questa mattina ha emesso una nota in cui “precisa di aver avviato le attività propedeutiche all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle competenti Autorità di Vigilanza. L’eventuale incremento della partecipazione consentirebbe di consolidare la partnership industriale e societaria con BPSO nel comparto della bancassicurazione Vita e Danni (recentemente rinnovata per un periodo di cinque anni), rafforzandone l’impostazione in chiave strategica”.
Nel caso ricevesse il via libera dalle autorità, Unipol avrebbe due modalità per completare l’acquisizione delle azioni (ricordiamo che oggi il colosso assicurativo detiene il 9,5% di Sondrio): o rastrellando sul mercato piccoli “pacchetti” oppure attraverso una formula che è quella che in gergo tecnico si chiama “accelerated book-building”, ovvero acquisire una partecipazione significativa in blocco. Nel maggio del 2021, per esempio, Unipol acquistò il 4% di Banca Popolare di Sondrio proprio tramite questa procedura e un ulteriore 3% venne rilevato nei giorni successivi portando la partecipazione complessiva al 9% nel giro di una settimana.